Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:non disponibile
Etichetta:Horror Pain Gore Death Productions
Distribuzione:Grand Sounds PR

Tracklist

  1. DEATH BY HANGING
  2. ETERNAL NIGHT
  3. IN CHARIOTS OF GRIME
  4. DANCE OF THE SULLEN
  5. LEGACY
  6. EXORCISM OF LIBERATION
  7. ANIMAL RITUAL
  8. RAVEN RAISER
  9. PROCREATING ARMAGEDDON
  10. UNDER RED MENACE

Line up

  • Joel Kaos: Guitars, Bass (2005-present)
  • Viktor Hyde: Vocals (2010-present)

Voto medio utenti

I cubani Ancestor of Kaos, capitanati da Joel Kaos (guitars, bass), in corsa ormai da un ventennio, rappresentano un vero e proprio baluardo di coerenza e attitudine, riconfermando questa loro indiscussa qualità anche con il quarto atto della loro discografia, rilasciato proprio in questi giorni pre pasquali tramite la Horror Pain Gore Death Productions: "Animal Ritual".

Una proposta semplicissima quella dei cubani, emigrati in terra statunitense per amore della loro musica, i quali ci assalgono con dieci tracce di Black metal furioso e iconoclasta dove superare abbondantemente i 200 bpm sembra un dovere. Riescono a farlo con classe e maestria, senza risultare né banali né tedianti. Aiuta non poco il taglio Thrash (con un pizzico di Hardcore) della sezione ritmica e di molti arrangiamenti: profilando così delle composizioni che si avvicinano stilisticamente a Impaled Nazarene, Marduk, Absu, e per certi aspetti a realtà come Nifelheim e Aura Noir – pur risultando ben più estremi di questi due gruppi.
Il tema ricorrente nelle loro canzoni è il conflitto tra ideali e oppressione, con il conseguente odio per qualsiasi forma di imposizione. Tutto ciò si riversa in un condensato sonoro di nichilismo allo stato puro, violenza senza compromessi spinta fino al parossismo, in cui non vi è pienamente sviluppato il gelo siderale caratteristico della fiamma nera scandinava, bensì la sete di sangue tipica delle formazioni estreme del Sudamerica. Questa intransigenza sonora viene tuttavia incardinata in dinamiche abbastanza articolate e con un occhio alla modernità: sia per un certo utilizzo di alcune dissonanze, che per quel filo di groove – frutto anche di una produzione cruda e altresì studiata ad hoc – più accentuato nelle parti maggiormente cadenzate, e per dei peculiari breakdowns che, di tanto in tanto, spezzano il ritmo caricando la polvere da sparo per l'assalto successivo.

In poco meno di 40 minuti gli Ancestor of Kaos scatenano una tempesta di sangue nera inarrestabile: solo per veri amanti dell'Estremo.

Recensione a cura di DiX88

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