Gli statunitensi
Executionist dopo aver dato alle stampe un EP nel 2021,
"Destined for Destruction", rilasciano, in via indipendente, in questi giorni di metà maggio 2025, il loro primo full-length:
"Sacrament of the Sick".
Gli
Executionist ci propongono dieci tracce di Thrash metal anni '80 con una discreta sfumatura Black/Death a rendere il tutto più bastardo ed estremo. I punti di riferimento principali sono indubbiamente gli
Slayer e i
Kreator – di questi ultimi vengono ripresi anche alcune melodie di album come
"Enemy of God" (2005).
La musica degli statunitensi è perlopiù impostata sulla velocità e la violenza sonora intransigente, con una produzione studiata ad hoc, a cavallo tra old-school e nuovo corso, e una ricerca melodica che, senza snaturare la matrice estrema del gruppo, rende più gradevole ed orecchiabile l'insieme – complice anche, di tale risultato, la scelta di linee vocali era catcher con tanto di chorous tipicamente 80's.
Il problema di
"Sacrament of the Sick" risiede nella sua leggera tendenza Progressive che lo conduce sul terreno impervio, quantomeno in ambito di musica dura e pura, di soluzioni che si dilungano eccessivamente, lasciando calare il pathos e subentrare un po' di noia. Peccato, perché vi sono spunti che sarebbero realmente buoni… Credo che gli
Executionist siano in grado di fare molto di più… Attendiamo i prossimi sviluppi.
Recensione a cura di
DiX88
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