Devouring Famine è una one man band statunitense formatasi nel 2022 per volontà dell'omonimo musicista
Devouring Famine. Attualmente, con tale moniker sono stati rilasciati – oltre a vari demo ed EP – già 5 full-length, di cui due nel 2025 in via indipendente:
"Theatre of Pain" e
"Chains Slavery Filth".
"Chains Slavery Filth" si presenta come un ottimo esempio di Black metal dal taglio melodico ben amalgamato con il Death e l'Heavy metal classico dalle tendenze Progressive, ben supportato da una produzione al passo con i tempi benché non al punto da snaturare l'attitudine selvaggia e iconoclasta tipica del genere.
Sì tratta di un lavoro davvero ben realizzato in grado di coniugare l'anima classica e melodica dell'Heavy e del Death, e le loro articolazioni più raffinate e tecniche, con la gelida furia sonora della fiamma nera degli anni '90. La scuola di riferimento è quella svedese, in particolar modo saltano subito alla mente nomi come
Dissection e
Lord Belial ma, in alcuni frangenti più duri, si avverte anche l'ascendente dei
Dark Funeral.
Indubbiamente, non si può affermare che lo statunitense abbia proposto niente di realmente originale, tuttavia siamo su livelli piuttosto elevati e, soprattutto, i poco meno di 40 minuti di
"Chains Slavery Filth" risultano assai avvincenti ed adrenalinici, riconfermando la bontà – già espressa nel precedente LP, il quale si muoveva su coordinate più lente ed oscure, talvolta tendenti al Doom – del progetto.
Con tutta probabilità, se non fosse che la maggior parte delle intuizioni qui contenute le possiamo ritrovare anche in quanto fatto da
Dissection e
Lord Belial (ma non solo), il voto assegnato sarebbe stato ben più alto.
Recensione a cura di
DiX88
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?