Non si vive d sola nostalgia, e questo band come
i Vicious Rumors, anzi
Geoff Thorpe, l'ha capito da un bel po'. Sono belli che passati i tempi di
Carl Albert dietro il microfono, con una sfilza di capolavori nel vero senso della parola, uno dietro l'altro, da 'Digital Dictator' all'abum omonimo, fino a 'Welcome To The Ball' e all'ottimo 'World Of Mouth'. Di acqua sotto i ponti non è mancata, e similmente anche i cantanti che sono succeduti al cantante statunitense (deceduto a soli 32 anni nel 1995 in un incidente d'auto). Nove album e ben otto cantanti si sono succeduti dopo quel tragico episodio, e di cui fra i tanti solo
Brian Allen può avere il vanto di aver cantato su due ful length consecutivi, oltre ad essere uscito e rientrato svariate volte. Ovviamente innumerevoli cambi di lineup ci sono stati anche tra chitarristi e bassisti, mentre una sola sicurezza sembra ruotare fissa attorno al nome della band,
Geoff Thorpe, inammovibile dal suo posto, e sempre pronto a portare avanti la sua creatura, nonostante le evidenti difficoltà, ancora lontane da un vero e proprio equilibrio, nel trovare una lineup stabile. Tocca dunque a
Chalice, nome d'arte di
Brian Batterton, entrato in formazione lo scorso anno, a cercare di donare vitalità sia al nuovo album
'The Devil's Asylum', che alla band in generale.
Con una copertina abbastanza anonima e vista e rivista in cento salse in altre occasioni, questo lavoro, quattordicesimo sigillo in carriera, i
Vicious Rumors cercano di recuperare tutto quello di buono che era presente su 'Concussion Protocoll', e dimenticando il mezzo paso falso del noioso 'Celebration Decay', puntando su una tracklist più variegata, che spazia da canzoni dal piglio molto più heavy metal e che non lascia spazio per respirare, come dalla doppietta inizale
'Bloodbath' e
'Dogs Of War', tra le quali funziona maggiormente la seconda, più ritmata e cadenzata con un buon ritornello, mentre la prima si perde tra un'eccesiva pesantezza generale, cosa che poi si ripercuote ad esempio più in là con l'ascolto con
'In Blood We Trust'.Tra alti e bassi però, il vecchio Geoff Thorpe riesce sempre a centrare qualche ottima melodia, come su
'Better Than Me', nonostante degli effetti artificiosi alla voce di Batterton non necessari. Altri picchi da segnalare sono
'High Hell Hammer', un giusto mix tra potenza e chorus riusciti, o
'Butchers Block'. La prova vocale del già citato
Brian Batterton si pone nel mezzo, ovvero non sfigura, riuscendo a lasciare comunque una sua impronta nell'album, ma dall'altra parte, colpa anche di una produzione che non rende esattamente giustizia alla sua performance, non spicca rispetto ai precedenti cantanti che l'hanno preceduto, ma resta (almeno per ora) fra i tanti.
Chiedere un altro capolavoro come quelli degli anni 90' ai
Vicious Rumors sarebbe senz'altro stupido, ma la richiesta oggi come oggi era quella di avere, nonostante tutto, un album dignitoso. In questo senso, sono del parere che tale compito sia stato assolto abbastanza bene, certo non verrà annoverato tra le migliori prove del gruppo e neanche tra le release del 2025 che verranno ricordate, ma comunque
'The Devil's Asylum' è un disco che consiglio di ascoltare e di apprezzare, tra i sui pregi e difetti.