Copertina 7,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2025
Durata:61 min.
Etichetta:Kscope

Tracklist

  1. INVISIBLE
  2. ELECTRIC MONK
  3. AFOURTHOUGHTS
  4. ST. JEROME IN THE WILDERNESS
  5. THE ARCHAEOPTIMIST
  6. NEXT STEP

Line up

  • Alan Morse: guitars, vocals
  • Dave Meros: bass, keys, vocals
  • Ryo Okumoto: keys, vocals
  • Ted Leonard: vocals, guitars, keys
  • Nick Potters: drums, vocals

Voto medio utenti

Un nuovo album degli Spock’s Beard è sempre una buona notizia (come lo è il ritorno al lavoro di Rich Mouser, rimasto senza studio e senza casa all’inizio dell’anno per colpa degli imprevedibili incendi losangelini), ed è con piacere che ho ascoltato questo “The Archaeoptimist”, che - a onor del vero - nulla aggiunge e nulla toglie alla produzione della formazione di Ted Leonard oltre a un inaspettato cambio di etichetta (da InsideOut a Madfish).

Che sia Ryo Okumoto il “motore” degli attuali Spock’s Beard è evidente, e lo si intuisce già dall’iniziale “Invisible” (con diversi riferimenti al periodo Neal Morse), un vero e proprio preludio a “Electric Monk” con il tastierista in grande spolvero. La pirotecnica “Afourthoughts” ricomincia da dove si era interrotta “Afterthoughts”, ed è qui che emerge tutto l’amore del combo per i Gentle Giant, soprattutto negli intrecci vocali.

“St. Jerome In The Wilderness” alterna atmosfere suffuse a groove ficcanti, mentre la lunga titletrack porta con sé tutto quello che ci si aspetterebbe da una suite prog “american-style” alla maniera di Transatlantic e simili. Nella conclusiva “Next Step” si apprezza il lato più accessibile degli Spock’s Beard, a cavallo tra Flying Colors e Genesis.

Sempre e comunque fedeli a sé stessi.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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