Ah, care vecchie videocassette, con il loro audio che va e viene, e quelle righe verticali che ogni tanto attraversano lo schermo dall'alto al basso... Bei tempi... Sigh, concedetemi un pizzico di nostalgia per introdurre questo "Handle With Care European Tour '89", stantia VHS che porta con sè i segni di un epoca. Nel 1989 i Nuclear Assault erano probabilmente al vertice della propria carriera; avevano fatto uscire i tre dischi migliori della propria storia, gli indimenticabili "Game Over" (1986), "Survive" (1988) e "Handle With Care" (1989), più l'Ep "The Plague" del 1986. A livello di popolarità erano dietro solo a pochi nomi della scena thrash americana: Anthrax, Metallica, Megadeth e Exodus.
La VHS in questione contiene il concerto che la band registrò il 4 ottobre allo storico Hammersmith Odeon di Londra, dal quale venne anche ricavato il live album uscito nel 1990 e intitolato per l'appunto "Live At Hammersmith Odeon". La line-up è ovviamente quella storica, del quartetto Connelly/Lilker/Bramante/Evans, l'unica formazione degna di considerazione della carriera dei Nuclear Assault. L'audio è molto buono, nonostante i quattordici anni che questa videocassetta porta con sè, e nonostante anche i Nuclear Assault dal vivo non siano la band migliore per una perfetta resa sonora, vista l'esecuzione arruffona e caotica che da sempre caratterizzava i loro show. Ottime le riprese, con oltre una decina di telecamere fisse e mobili, sul palco, dal fondo e installate sul rack della batteria.
Nell'ora di spettacolo i Nuclear Assault inanellano tutti i grandi pezzi dei tre dischi pubblicati, a partire dall'accoppiata iniziale "F# (Wake Up)"/"When Freedom Dies"; ampio spazio, naturalmente, all'ultima release "Handle With Care", dal quale vengono estratte "New Song", "Torture Tactics", "Trail of Tears, "Emergency e altre ancora. Poco spazio al debutto "Game Over", dal quale arrivano giusto "My America" e "Hang the Pope", mentre viene invece ampiamente saccheggiato l'EP "The Plague". La prestazione dei quattro è la solita di sempre: caotica, confusionaria, ma carica di adrenalina e di energia come solo pochi altri sanno fare. Un trottolino John Connelly già in carne, ma non come ora, salta e corre per il palco come un pazzo, Lilker con la sua solita aria assente distribuisce insulti e gestacci a pubblico e cameramen. Stupisce Glenn Evans, che, favorito da suoni all'altezza della situazione, smetisce clamorosamente chi lo considera nulla più di un casinaro con delle bacchette in mano: preciso e potente, sbaglia davvero poco e mostra un buon tocco anche nelle rullate più impossibili per la loro velocità. Il problema è che spesso gli altri fanno davvero fatica a stargli dietro, soprattutto sui tempi ultra-fast di "Hang the Pope" o "Mother's Day"; ma tant'è, non è certo la pulizia e la precisione che chiediamo ai Nuclear Assault, il cui unico scopo è farci saltare i timpani con la loro furia. La scaletta, nel complesso, è più che buona, specialmente il quartetto "Mother's Day", "My America", "Hang The Pope" e "Lesbians", in pratica i pezzi più sparati e hardcore uno di fila all'altro.
I Nuclear Assault spariscono dal palco con "Emergency", prima di tornare con il bis, aperto da "Funky Noise" e continuato con la rivistazione di "Good Time Bad Times". Uno spocchioso Glenn Evans sale sullo sgabello della batteria con tanto di sigaretta in bocca, ma dopo essersi bruciato probabilmente le gambe, decide di gettarla per terra. Vanno a chiudere lo show "Technology" e "Equal Rights" (con Connelly che abbandona la chitarra per impugnare solo il microfono), con la quale i quattro salutano il pubblico presente, particolarmente partecipe per tutto lo show. Un VHS davvero ben riuscita, nella quale non mancano certo le gag on stage che da sempre sono caratteristica dei concerti dei Nuclear Assault; l'unica pecca sono i tagli tra una canzone e l'altra che rendono troppo frenetica la visione e ci privano dei momenti di dialogo tra Connelly, Lilker e il pubblico. Ad ogni modo, fatela vostra: non è un semplice video live è la testimonianza di un epoca.
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