"Amid" (
Darkness Shall Rise Productions), terzo album del progetto berlinese
Azketem, pur proseguendo in situazioni già riconoscibili dai lavori precedenti, rappresenta anzitutto un capitolo sonoro inedito. Oltre a mantenere la consuetudine di intitolare i propri album con una sola parola che inizi con la lettera A, in
"Amid" si palesa come il fondatore e unico membro
Azken continui a essere mosso dal desiderio di creare un metal malinconico e fortemente atmosferico, lasciando però prevalere quest'ultima volontà sulla matrice ieratica degli esordi che, pur nella sua inusualità, appariva assai ancorata alla cara e vecchia Fiamma Nera.
Ciò che più risalta sono gli evidenti richiami a gruppi come
Type O Negative,
Katatonia,
My Dying Bride,
Anathema e
Novembre, bensì anche
Fields of the Nephilim, virando così quasi definitivamente nella direzione di un Gothic-Doom metal nostalgico dove il Black ormai risulta praticamente assente – pur restando echi delle suite mistico sacrali dei primi due LP – e le strutture atipiche, talvolta incomprensibili, caratteristiche del progetto, qui vengono mitigate a favore di andamenti più lineari — nonostante la presenza di una certa vena Progressive che tende ad assumere persino reminiscenze pink floydiane.
Con la sua terza opera il tedesco si spinge verso una dimensione ancora più introspettiva e personale sul fronte emotivo, ma più canonica e inquadrabile se ci rifacciamo alle formazioni che abbiamo menzionato durante la recensione.
Se siete amanti del Black metal ortodosso, questo cambio di pelle vi farà sicuramente allontanare definitivamente da questo artista – che già risultava difficilmente catalogabile nel genere –, mentre se al contrario siete di mente aperta, o più semplicemente amate la buona musica,
"Amid" saprà regalarvi ben più che una gioia.
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