Gli Speedclaw sono una Speed/Heavy metal band croata formatasi nel 2015. Dopo un paio di EP – "Iron Speed" (2016) e "Beast in the Mist" (2017) – rilasciano nel 2025 il primo full-length: "Stardust" (Dying Victims Productions).

"Stardust" rappresenta un ottimo debutto sulla lunga distanza per gli Speedclaw. Il disco ci presenta un Heavy metal fortemente ancorato agli anni Ottanta, con una marcata matrice Speed ma anche un’anima Hard rock piuttosto evidente. Quest’ultima si avverte sia nel lavoro chitarristico che in alcuni cori dal carattere iconico. Le matrici di riferimento, a mio avviso, possono essere ricondotte tanto ai Samson e ai Raven quanto a un certo spirito diretto degli Angel Witch e di altre formazioni che hanno contribuito a fondere energia e melodia.

Il platter è concepito con grande coerenza: i riff di chitarra sono incalzanti e azzeccati, ricchi di hooks efficaci e momenti di tensione dinamica; le chitarre che duellano tra loro sono un piacere costante, restituendo quella sensazione di competizione virtuosa tipica dell’epoca d’oro del genere. Piacevoli anche i cori, sempre incisivi e ben costruiti.
Forse le linee vocali potrebbero essere ulteriormente affinate, graffiando un po’ di più o calibrandosi meglio in alcuni passaggi, ma nel complesso il risultato è più che positivo. La tracklist scorre veloce – in poco più di 32 minuti – e mantiene alta l’attenzione dall’inizio alla fine. Non è un capolavoro, ma è un'opera solida, realizzata con competenza e passione: ci sono tutte le carte in regola per fare ancora meglio in futuro.

La produzione è particolarmente valida perché riesce a ricalcare le sonorità tipiche delle produzioni anni Ottanta, pur mantenendo la nitidezza e la definizione della resa moderna. In definitiva, "Stardust" è un ottimo debut: gli Speedclaw devono ancora crescere, ma si sono incamminati sulla buona strada. Consigliato a tutti gli amanti dell’Heavy metal old school.