Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:57 min.
Etichetta:Steamhammer

Tracklist

  1. AD REM
  2. CATATONIA
  3. EVILDEED
  4. REVERIE
  5. REMEMBER TO DIE
  6. SILENT ROOM
  7. PSYCHONAUTIC STATE
  8. THE SCARLETT REMAINS
  9. ELECTRIC CHURCH
  10. ECHOES OF THE FORGOTTEN REALM
  11. TROUBLED MINDS
  12. DELIRIUM

Line up

  • KK Fossor: vocals
  • Markus Ullrich: guitars
  • Markus Johansson: guitars
  • Richie Seibel: keyboards
  • Alexander Palma: bass
  • David De Liniers: drums

Voto medio utenti

Se penso ai Them non riesco a togliermi dalla mente il refrain di "Witchfinder" ("Until the end of time we all have spoken, so many lives are lost and forever broken, until the end we fight...")

Ma da "Manor Of The Se7en Gables" ad oggi sono trascorsi ben 7 anni (e un paio di full length) per approdare al nuovo "Psychedelic Enigma". Breve intro e l'impatto thrasheggiante di "Catatonia" lascia intravedere come i Them si stiano via via affrancando dalla dipendenza e devozione nei confronti dei Mercyful Fate e King Diamond che era ben più marcata nelle prime uscite, anche nella prova di KK Fossor (alias di Troy Norr), che ormai ricorre raramente al falsetto. Quello cui invece non hanno rinunciato è invece l'abbinamento Heavy Metal con la narrativa e la cinematografia Horror, scelta che chiaramente ci riporta all'accostamento con King Diamond.

Anche il riff di "EvilDeed" inizialmente rimanda al Thrash dei bei tempi per quanto il brano poi si assesti piuttosto su uno Speed & Heavy Metal che può ricordare gli Iced Earth, sensazione che si accentua nei ritmi sostenuti e nei passaggi arcigni ed articolati delle seguenti "Reverie" e "Remember to Die". Se la schizoide "Silent Room", con le sue inedite soluzioni ritmiche, e le cangianti "Psychonautic State" e "The Scarlett Remains" evidenziano una vena più Progressive, con "Electric Church" tornano a far capolino i Thiem pre "Fear City", con quella teatralità che ben si incastra nelle trame melodiche del brano, e non ho timori ad eleggerlo come l'episodio più riuscito dell'album, un approccio cui si accodano poi sia "Echoes of the Forgotten Realm" sia quella "Troubled Minds", che con tutti i suoi cambi di ritmo e di atmosfera arriva a sforare – forse esasperandoli - gli otto minuti di durata, prima che la cinematografica outro "Delirium" ci prenda per mano e ci accompagni fuori da quest'incubo... beh, sempre che non ci siamo ancora dentro fino al collo!

Talvolta si ha la sensazione che la voglia di ficcare troppe cose all'interno delle singole canzoni e la necessità di bilanciare la parte musicale con quella lirica finiscano per far ingolfare la "macchina", soffocandone la resa finale. Altro appunto che si può fare, per quanto la produzione di "Psychedelic Enigma" sia stata curata dall'esperto Randy Burns, è rivolto al sound della batteria che in alcune occasioni sembra slegata dal tessuto musicale dei brani... peraltro non è nemmeno chiaro chi sieda dietro il drum-kit, dato che nelle note informative non è riportato, mentre il nucleo storico dei Them è confermato in toto, con al fianco di KK Fossor i due chitarristi Markus Ullrich e Markus Johansson, il tastierista Richie Seibel, oltre al bassista Alexander Palma entrato in line-up solo nel 2019.

Detto questo, i Them con "Psychedelic Enigma" si confermano a pieno titolo nella fascia medio-alta di categoria.





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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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