Frase tipo: non si può certo dire che il signor Paul Gilbert se ne stia con le mani in mano! :-)
Dopo le recenti uscite da solista e con il live dei Racer X, eccolo proporci questa volta un album di blues rock in compagnia dello zio Jimi Kidd, anch'egli chitarrista.
"Raw Blues Power", titolo dell'album, non dà adito a dubbi circa il suo contenuto musicale. Trattasi di ciò che è scaturito da quattro giorni di intense studio jam sessions, con versioni quasi tutte prese come "buona la prima", in piena usanza per ogni album all'insegna dell'improvvisazione che si rispetti.
Una volta inoltratisi all'ascolto, ci condurranno nel mondo delle pentatoniche, della scala blues, del suono sporco, degli slide, degli string screaming, dei bendings, dei perenni accordi di dominante, delle lunghe sfide solistiche, come nel caso della lunga conclusiva "Blues Power", il tutto all'insegna del puro divertimento.
Paul e Jimi si alternano anche dietro il microfono e risultando nei credits compositivi di tutti i brani, con la sola eccezione del classico blues "Sookie Sookie".
Divertentissime anche le foto del booklet, a cominciare da quella scelta come copertina. Fa un certo curioso effetto vedere Paul Gilbert imbracciare il modello di semiacustica di Pat Metheny della Ibanez, per poi sentirlo nell'album massacrarla a quintali di plettrate, bendings, con uno stile chitarristico ed un approccio completamente differente da quello dell'endorser.
"Raw Blues Power" è una buona realizzazione, che di sicuro non sarà capace di annoiarvi.
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