Copertina 9

Info

Anno di uscita:1991
Durata:non disponibile
Etichetta:Noise

Tracklist

  1. DIVINE STEP (CONSPECTU MORTIS)
  2. SON OF LILITH
  3. SEMTEX REVOLUTION
  4. SIRENS
  5. METAMORPHOSIS
  6. PALE SISTER
  7. ABOUT LIFE
  8. I WANT YOU (SHE'S SO HEAVY)

Line up

  • Marquis Marky: drums
  • Ron Royce: bass, vocals
  • Tommy T. Baron: guitars

Voto medio utenti

In virtù del mio nick mi sono sentito in dovere di sopperire alla mancanza di recensioni di dischi di questo grandioso quanto spesso dimenticato gruppo svizzero, che rappresenta un caso più unico che raro nella storia del thrash metal. Innanzitutto va reso onore ai Coroner per essere stati in grado di mettersi in gioco ed evolvere il proprio sound album dopo album, partendo da un thrash piuttosto intricato per giungere a lidi più groovy ma senza mai rinnegare le proprie radici, cosa che ben pochi gruppi sono stati in grado di fare. Mental Vortex è il quarto album in studio per il gruppo ed è considerato quasi all'unanimità il capitolo meglio riuscito della discografia degli elvetici: si tratta in sostanza di un thrash metal piuttosto contorto, molto vario e che predilige sicuramente una struttura dei pezzi piuttosto complessa. L'evoluzione rispetto al precedente No More Color è evidente soprattutto per quel che riguarda la durata dei pezzi, che hanno una durata media attorno ai 5 minuti, sintomo che i Coroner ci hanno preso gusto e intendono portare un po' più in là il proprio sound con delle canzoni sicuramente meno dirette ma più variegate e dalla struttura più intricata. Il gruppo poi rilascia il pedale dell'acceleratore per dedicarsi con maggiore attenzione e perizia alla forma dei pezzi. "Son Of Lilith" ne è un esempio lampante: le chitarre veloci e affilate che si potevano sentire su R.I.P. sono scomparse, cedendo il passo a delle sonorità che vogliono essere più raffinate e non veloci ad ogni costo. E il risultato ottimo, dal momento che la canzone rappresenta uno degli apici del disco, alternando arpeggi a riff e regalando all'ascoltatore un assolo melodico, ragionato. semplice ma veramente stupendo. Il titolo del disco è quanto mai appropriato alla proposta musicale dei Coroner: la struttura dei pezzi infatti è piuttosto ciclica, con parti che ritornano più volte all'interno delle canzoni, dando appunto l'impressione di un "vortice". La prova di Tommy T. Baron alla chitarra è sorprendente, regalandoci assoli di grande classe, a volte veloci, a volte lenti, ma sempre di grande gusto, mentre i riff sono molto vari, non scontati. Royce al microfono è sempre lo stesso, con la sua voce inconfondibile, vero e proprio marchio di fabbrica dei Coroner oltre allo stile chitarristico di Baron, mentre Marky alla batteria arricchisce i pezzi con un lavoro che, pur non facendo gridare al miracolo, dimostra la grande personalità del batterista. Stupisce in chiusura del disco la presenza di una cover dei Beatles, quella "I Want You (She's So Heavy)" che viene rivisitata in maniera magistrale dagli svizzeri, donandole un taglio più oscuro e decadente, altro sintomo della grande originalità e personalità musicale dei Coroner. Pezzi come "Son Of Lilith","About Life", "Sirens", "Divine Step (Conspectu Mortis)" e "Pale Sister" non sono cose da tutti e rappresentano al meglio lo stile musicale del gruppo, che è stato in grado di reinterpretare il thrash metal per poi portarlo ad un livello superiore. Onore quindi ai Coroner, grande gruppo che merita più attenzione di quante gliene sia stata data finora.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
mental vortex

ottima tecnica, belle canzoni

CHE DISCONE!!

Do il massomo dei voti a questo discone cupo, tecnico e semplicemente bellissimo creato da uno dei più grandi gruppi delle scena metal. Onore ai Coroner!

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