Copertina 7

Info

Demo
Anno di uscita:2003
Durata:49 min.

Tracklist

  1. ACROSS THE WIDE OPEN SEAS
  2. HVIT
  3. SON OF THE DREAM'S THIEF
  4. THE CURSE
  5. FADING IN MOONLIGHT OF VELVET
  6. FAYRIES WHISPERS DURING THE NIGHT OF YULE
  7. SIMPHONY OF NORTHERN SKIES 1
  8. TUNE OF DOOM
  9. SIMPHONY OF NORTHERN SKIES 2

Line up

  • Necron: synth

Voto medio utenti

Luca Grimaldi, in arte NecroN, è un ragazzo di cui non si può assolutamente parlare senza provare un minimo di ammirazione. La sua passione per la musica ambient nasce nel 1996, ma contemporaneamente Luca comprende che la sua preparazione tecnica e la sua ispirazione non sono ancora ai massimi livelli, e ripone quindi il progetto nel cassetto. Ricomincia a comporre nel 1999, dopo essersi avvicinato alla religione Odinista ed essere stato enormemente influenzato dai lavori ambient di Burzum e Mortiis. Fino qui tutto normale, ma il nostro amico decide alla fine di pubblicare un album intero, dalla durata di quasi cinquanta minuti, completamente suonato con la tastiera e primo di qualsiasi linea vocale. Una scelta coraggiosa e rara, che in questa sede di recensione mi sento davvero di premiare. Qualcuno potrebbe trovare la sua musica noiosa, ripetitiva, minimale, inutile, ma la verità è che Luca ha scritto del materiale con il cuore, e il risultato della sua passione è un album vero, sincero ed emozionante... non importa se poi alla fine si tratta di semplici giri di synth! Non ho letto "La Saga di Hrolf Kraki" di Poul Anderson, dal cui capitolo "La Storia di Bjarki" sono tratti il titolo e anche le tematiche di quest'album, ma nel booklet è contenuto un breve riassunto che ci introduce a quelle che poi saranno le immagini in noi create dalla musica. Per un esempio delle grandi potenzialità degli AskheM è sufficiente ascoltare la quinta traccia "Fading In Moonlight Of Velvet": l'inizio è lento e dolce, con semplici giri accompagnati dalla maestosità dell'orchestrale, ma a poco a poco la canzone cresce fino ad esplodere nello STUPENDO finale. Vi sfido a restare impassibili di fronte alla bellezza delle note di chiusura di questo pezzo... Tutti i pezzi sono ben costruiti e arrangiati, ma ammetto che durante l'ascolto si sperimenta un pò di frustrazione in alcuni momenti un pò troppo ripetitivi. Il mio consiglio è quello di continuare su questa strada, Luca, e di fregartene se la tua musica non riscuote il successo che merita. Io penso che senza la passione non ci sia arte, quindi il progetto AskheM è già nato con le carte in regola, e "Bjarki" ne è la perfetta dimostrazione.

Contatti: AskheM c/o Grimaldi Luca, Via C. dè Castellani 59100 Prato
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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