Copertina 5

Info

Demo
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:38 min.

Tracklist

  1. C.S. PRAELUDIUM (INTRO)
  2. ZEHUL ITHOS OSNOK
  3. OPUS INFERNALIS
  4. THE MOON AND THE SERPENT
  5. AD NIHILUM RECIDERE

Line up

  • Krieg: vocals
  • Hekratos: lead guitar
  • Emagoth: rhythm guitar
  • Cromlech: bass
  • Eversor: drums
  • Tyvad'harr: keyboards

Voto medio utenti

Nonostante una copertina dall’artwork abbastanza mediocre, il primo demo dei genovesi Hexenfaust si presenta in maniera professionale grazie alla cura sopra la media che la formazione ha dedicato alla realizzazione del libretto, dove però la scelta di un carattere più leggibile avrebbe giovato non poco alla fruibilità del testo.
Buona anche la stampa realizzata sul lato a vista del cd, all’interno del quale troviamo 5 pezzi, per un totale di 38 minuti di musica, inquadrabili nel black metal sinfonico.
Archiviata la breve intro si passa a “Zehül Ithos Osnok” che parte bene, ma si perde nel giro di un paio di minuti nella ripetitività ritmica delle chitarre. La successiva “Opus Infernalis” trasforma in certezza la sensazione maturata sul brano precedente, che le voci create dal cantante tendono a saturare eccessivamente i pezzi e che le chitarre si offuschino troppo facilmente, in particolare quando s’inserisce la tastiera.
Con “The Moon And The Serpent” il gruppo non elimina i difetti segnalati in precedenza ai quali si aggiunge la batteria, i cui passaggi dopo 20 minuti scarsi d’ascolto, cominciano ad annoiare.
Chiude le danze “Ad Nihilum Recidere” in cui sono presenti le sole orchestrazioni di tastiera e le voci, compresa una femminile, che a tre minuti dal termine del pezzo sfumano nel gracchiare di un vinile, francamente di dubbia utilità.
Giunti a fine ascolto il bilancio che si stila non è dei migliori. In virtù di una formazione a sei (voce, due chitarre, basso, tastiera e batteria) le composizioni sono troppo povere e statiche, i suoni poi non aiutano ad elevare la qualità dei pezzi, ma anzi contribuiscono ad affossarla; fin da subito, infatti, si nota il quasi totale mutismo del basso e della gran cassa a cui si contrappone la tastiera che sovrasta le chitarre anche quando non dovrebbe.

Contatti
adestudios@libero.it
hexenfaust@libero.it
Recensione a cura di Luca 'Orphen' Recla

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