Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:55 min.
Etichetta:Coroner Records

Tracklist

  1. ADRIFT AMONG INSIGNIFICANT STRANGERS
  2. OATHBREAKER
  3. SHADOWS OF A WORLD PAINTED RED
  4. ILLUSION OF CONTROL
  5. OUTCAST
  6. WARHOUND
  7. CROSSROADS TO ETERNITY
  8. 8TH CIRCLE
  9. THE DORMANT STRANGER
  10. ARCHITECTS OF NEGATIVITY
  11. SHEER NOTHING

Line up

  • Ettore Rigotti: vocals (clean), guitars, bass, keyboards, drums
  • Claudio Ravinale: vocals (harsh)

Voto medio utenti

Pensavo che l'attesa di sei anni tra "The Isolation Game" ed il bellissimo "Cold Inferno" (a parere di chi vi parla l'apice ancora ineguagliato della carriera) fosse un'eccezione dato che in precedenza tra un disco e l'altro non erano mai trascorsi più di tre anni, invece ho dovuto attendere un decennio (!!!) perchè i Disarmonia Mundi dessero alla luce "The Dormant Stranger", sesto lavoro sulla lunga distanza del duo tricolore (ancora sotto l'egida della Coroner Records).

Nonostante io consideri il mastermind Ettore Rigotti la risposta italiana a Tuomas Saukkonen in quanto a genialità, estro, preparazione tecnica e gusto musicale, dieci anni sono un lasso di tempo piuttosto importante anche per una band "on stage" dal 1999: ebbene "Adrift Among Insignificant Strangers" li comprime ad un soffio, riprendendo le sonorità che avevo lasciato in sospeso con "Toys of Acceleration" (ultimo brano di "Cold Inferno").
Quella velocità di esecuzione, quei riff feroci uniti a melodie brillanti, quei ritornelli con i quali si entra in sintonia immediata non hanno perso un grammo della loro bellezza, togliendo quel velo di polvere che si era appoggiato sui ricordi.
Le harsh vocals affidate all'inseparabile Claudio Ravinale e quelle pulite interpretate dallo stesso Ettore e dall'ormai ospite fisso Björn "Speed" Strid completano il quadro.

La musica dei Disarmonia Mundi - per chi non li avesse mai ascoltati - continua ad essere quel riuscito mix di thrash melodico alla Darkane e melodeath "groovoso" (neologismo orrido....) à la Soilwork post "The Living Infinite": la passione di Rigotti per l'alternanza growl/clean vocals, per le partiture elettroniche, per la melodia nell'aggressività, per gli approcci ora violenti (vedi apertura di "Warhound") ora più lenti e pesanti ("Illusion of Control") ne è come sempre ossatura portante.

Una loro peculiarità che ho sempre apprezzato è la capacità di costruire canzoni piene di contrasti e di energia che esplode negli esaltanti ritornelli, sui quali è impossibile non cantare.
Chi li conosce avrà accolto con gioia "The Dormant Stranger" (e non resterà deluso), per gli altri è una grande occasione per scoprire una band italiana di indiscutibile valore.
Disarmonia Mundi: altra medaglia sul petto della scena metal tricolore!

Disarmonia Mundi - "Warhound"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.