Cervello - Chaire & Live at Pomigliano D'Arco 1973

Copertina SV

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2025
Durata:64 min.
Etichetta:Sony Music

Tracklist

  1. CD1: CHAIRE
  2. CHAIRE - HALLO
  3. TEMPLI ACHERONTEI
  4. LA SEDUZIONE DI CHIARO ULIVO
  5. REINA DE ROCA
  6. MOVALAIDE INCL. TRASFIGURAZIONE
  7. LA DANZA DEI GUARDIANI
  8. CHAIRE - FAREWELL
  9. CD2: LIVE AT POMIGLIANO D'ARCO 1973 (EP)
  10. INTRO
  11. CANTO DEL CAPRO
  12. SCINSIONE (T.R.M.)
  13. EUTERPE
  14. MELOS
  15. PROGRESSIVO REMOTO

Line up

  • Corrado Rustici: guitar, keyboards, vocals
  • Antonio Spagnolo: bass, acoustic guitar, recorder, vocals
  • Giulio D'Ambrosio: flute, sax, vocals
  • Gianluigi Di Franco: lead vocals
  • Roberto Portaon: drums

Voto medio utenti

Il 2025 è stato un anno che ha dato molte sorprese nel mondo della musica, specialmente per i cultori del Prog italiano in questo caso: dopotutto non capita esattamente tutti i giorni che una band dà seguito al suo esordio discografico uscito solamente 52 anni fa…

Sarcasmo a parte, è IMPOSSIBILE non citare l’iconico esordio del gruppo partenopeo, che nel lontano 1973 donò al magico mondo del progressive tutto una chicca dalle sonorità e atmosfere uniche e che, insieme ad altri gruppi di incredibile pregio (come L’Uovo di Colombo, i Campo di Marte o i De De Lind) rappresentò una delle comete più luminose del Progressive tricolore degli anni ’70.

E se una band diventa letteralmente un cult con un solo album, beh è perché quel lavoro è di eccezionale qualità.

Nel 2017 c’è stata una breve reunion per un concerto celebrativo in quel di Tokyo, perché la terra del Sol Levante è sempre stata una secondo madre amorevole per lo “Spaghetti Prog” ed ecco che quest’anno, i Cervello tornano a sorpresa con della musica nuova.

Innanzitutto parto con il dire che “Chaire & Live at Pomigliano D'Arco 1973” è un doppio cd: nel primo disco ci sta l’album in studio con tutto un lotto di canzoni scritte tra il 1974 ed il 1982, ma che sono state rifinite, ultimate e incise solo in questi ultimi cinque anni, mentre il secondo cd è un Ep con un breve concerto svoltosi nel 1973 e registrato sui precari mezzi dell’epoca.

Cosa dire delle sette canzoni contenute su “Chaire”? C’è tanto di cui parlare: innanzitutto a livello strumentale la formazione non è la stessa di cinquant’anni fa, con quella sovrabbondanza di fiati che davano unicità al sound dei Cervello, ma nonostante il ritorno ad una formazione più standard, la personalità del peculiare stile musicale dei Cervello rimane e con esso rimangono quelle atmosfere mistiche e favoleggianti tipiche di un certo modo di fare e di intendere il Prog.
Torna l’ispirazione per i miti dell’antica Grecia, come un forte afflato mediterraneo che in origine caratterizzavano fortemente questo gruppo: c’è tanto Jazz Rock in questi solchi, bello Jazzoso certamente, ma anche bello ruvido e ruspante a volte ai limiti dell’Hard Rock in un sottile equilibrio tra sperimentazione Progressiva e potenza Rock. Tutto questo, unito alla voce limpida e pulita di Gianluigi Di Franco, mi hanno ricordato a tratti i King Crimson con Greg Lake alla voce.
In tutto questo non mancano alcuni passaggi più misterioso e oscuri.

Nel secondo cd c’è invece un Ep che è la registrazione di “Live at Pomigliano D'Arco 1973”, con la riproposizione in buona parte del celebre esordio e un pezzo inedito.
La registrazione ha i suoni tipici di quegli anni così lontani dai giorni nostri, così genuini da risultare commoventi in un periodo storico nel quale sempre più band si avvalgono di basi su basi sopra le assi di un palco e su live album con suoni più finti delle tette rifatte di questa o quella diva televisiva.
I suoni non sono laccati e pettinati, sono vivi, reali, leggermente sporcati dalla registrazione del tempo e trasportati ai giorni nostri con fedeltà e cura, rappresentando una sincera fotografia di un’epoca lontana.

In più, ad aggiungere ulteriore gloria ai Cervello, segnalo che è stato ristampato e rimasterizzato il pluri lodato “Melos”.
Beh, che dire se non “bentornati”?
Avete fatto un regalo prezioso agli amanti del Progressive di qualità.


Recensione a cura di Seba Dall

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