Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:33 min.
Etichetta:Osmose Productions
Distribuzione:Osmose Productions

Tracklist

  1. OVERTURE
  2. SHADOWS OVER THE VALLEY
  3. FIFTY WINTERS
  4. PANDEMONIUM OF EGREGORES
  5. HASHISCHIN CAGE

Line up

  • Meyhna'ch: Vocals, Bass, Guitars
  • Kham: Drums

Voto medio utenti

Non ho mai fatto segreto, e probabilmente l’ho ripetuto fin troppe volte, di considerare Meyhna’ch e i suoi Mütiilation uno dei migliori esempi di True Black Metal, tanto da inserire nella mia Top 10 personale quel capolavoro di vampirismo occulto che risponde al nome di "Vampires of Black Imperial Blood" (1995). E il francese non smentisce certo la sua bravura con questo nuovo full-length natalizio (l’ottavo della carriera), "Pandemonium of Egregores" (Osmose Productions), bensì la riconferma.
Rispetto al precedente "Black Metal Cult" (2024) siamo su lidi più “melodici” e meno violenti, ma non si pensi a nulla che esuli dai dettami della Fiamma Nera classica: si tratta semplicemente di una sottile questione di equilibri tra le varie componenti della vena artistica di Meyhna’ch che, è bene chiarirlo, anche se in una via più raffinata e meno immediata, sprigiona tutto il suo odio e il suo invasamento imbevuto di perverso dionisismo anche in questa nuova opera.
La produzione lo-fi degli albori, come già dal precedente LP, viene ulteriormente mitigata, presentando un suono estremamente scarno benché sufficientemente definito e potente; si intuisce facilmente che ruvidità ed eventuali imperfezioni (nei bassi, per esempio) sono scelte volute e calibrate ad hoc.
Si tratta di un platter piuttosto breve, circa 33 minuti suddivisi in 5 tracce, di cui la prima è una semplice intro, dove armonie dissonanti in pieno stile Mütiilation revisionato si alternano a riff circolari e sferzate di rasoio, su cui si staglia lo scream demoniaco, malvagio, tracotante, ebbro e malinconico di Meyhna’ch.

Il disco, pur essendo pienamente devoto al culto nero, presenta una notevole complessità strutturale, con una leggera propensione progressiva che lo rende bisognoso di più ascolti… ma tranquilli, non vi annoierete: non lo consentono né la breve durata né la classe dell’indomito francese.
Dovessi paragonarlo a uno dei vecchi lavori del progetto, lo farei con "Majestas Leprosus" (2003).
Qualitativamente parlando siamo su un livello leggermente inferiore a "Black Metal Cult" (2024)… tuttavia le legioni nere sono ancora in grado di infliggere danni letali.
Black Metal or die.


https://osmoseproductions.bandcamp.com/album/pandemonium-of-egregores
Recensione a cura di James Curzi

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