Copertina 6

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2002
Durata:57 min.
Etichetta:Escape
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. LONG TIME
  2. ROCK’N’ROLL BAND
  3. SMOKIN’
  4. AMANDA
  5. MORE THAN A FEELING
  6. COOL THE ENGINES
  7. HITCH A RIDE
  8. IT’S EASY
  9. SOMETHIN’ ABOUT YOU
  10. PEACE OF MIND
  11. CAN’TCHA SAY
  12. DON’T LOOK BACK

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Ennesimo tributo dedicato ad una formazione seventies, questa volta tocca ai Boston, american band fondamentale per lo sviluppo del rock melodico.
Curiosamente questo album di cover esce quasi in contemporanea con il come-back “Corporate America”, fornendo materiale per impietosi paragoni a distanza di decenni, bizzarrie del music-business. L’antologia è stata curata dal chitarrista Steve Morris (Heartland) e si concentra sulle tre principali realizzazioni dell”astronave”, gli albums “Boston” (uscito nel 1976, per un certo periodo vendette 175.000 copie la settimana!), lo strafamoso “Don’t look back” ed il seguente “Third stage”.
I brani di maggiore successo sono praticamente tutti presenti e l’esecuzione è affidata, salvo eccezioni, allo stesso Morris ed ai suoi due compagni Tim Hewitt (bass) e Frank Baker (drums) con l’integrazione del tastierista Don Airey, giramondo di fama Deep Purple. Ciò che varia è la parte vocale, affidata di volta in volta ad un folto schieramento di ugole del settore Aor, da Steve Overland (Fm) a Sean Harris (Diamond Heads), Tony O’Hara (Praying Mantis), Pete Sundell (Grand Illusion) ed altri ancora.
Nei tributi vi sono di solito due soluzioni: o proporre cover che si avvicinino il più possibile agli originali o dare un’interpretazione singolare e personale alle canzoni. In questo caso si è scelta la prima variante e gli hits bostoniani suonano esattamente come furono composti. Stupende e memorabili armonie vocali quasi gospel unite ad un limpido ed energico rock’n’roll per una forza melodica e radiofonica sbalorditiva, riproposta con precisione certosina in questo disco. Assolutamente ispirati e vincenti gli anthems “Rock’n’roll band”,”Smokin”,”It’s easy”, ma anche la meno nota “Peace of mind” che si avvale delle twin guitars di Morris e dell’ospite Vinnie Burns (ex-Ten) a ricalcare lo strepitoso lavoro del duo Scholz/Goudreau. Il livello generale è comunque mediamente alto visto che è facile intuire che i musicisti coinvolti devono molto alle geniali intuizioni dei Boston ed hanno partecipato all’iniziativa con grande coinvolgimento emotivo e professionale.
Disco utile? Inutile? Il dubbio esiste e la risposta è soggettiva. Come mia regola se non conosco un gruppo preferisco procurarmi i suoi lavori originali, se invece lo ascolto da tempo non ritengo necessario riempirmi la casa degli stessi brani in versione alternativa, ma si tratta di un discorso prettamente personale. Ribadendo che siamo di fronte ad un disco ben fatto e ad una selezione di canzoni indimenticabili, ho deciso che d’ora in poi, a meno di situazioni particolari e motivate, i tributi verranno da me valutati con la semplice sufficienza.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.