La piccola label belga Buzzville sembra piuttosto attiva in questo periodo, dopo aver lanciato da poco gli ottimi stoners Cowboys & Aliens torna all'assalto con i The Semitones, band di Bruxelles.
Altro giro, altro genere. Attivi fin dal 1992, con alle spalle due lavori completi ed alcuni mini-cd, sono dediti al metal alternativo/crossover. Questo gruppo ha studiato una linea molto chiara e precisa: unire la rabbia devastante stile Sepultura/Soulfly con qualità melodiche che sfiorano un certo tipo di progressive o di American rock.
Le 12 canzoni ufficiali (11 + ghost track mezza in francese, i due strumentali non contano perché inutili) presentano il medesimo sviluppo: partenza violenta con ritmiche ossessive, bassi iperpompati, chitarre compresse, suoni industrial, vocals disturbanti, spezzata improvvisamente da breaks di suadente e limpida melodia guidati dalla voce in puro stile rock, ripartenza violenta e così via...
Equilibrio perfetto in tutti i brani con punte in "Pfp" e "Cold" dove le parti "rokkeggiate" prendono leggero sopravvento e risultano davvero efficaci, mentre trovo deprimenti gli accenni rap tipo "Flakes...".
Come gusti personali sono assolutamente lontano da questo stile moderno, ma posso concepire l'unione di ormoni, adrenalina, furore con la vena melodica che più del prog mi ricorda un certo pop inglese. I giovanissimi, specie americani, sfogano energia con gruppi come questo.
Il problema e che questa formula si ripete sostanzialmente identica per tutto il disco, diventando sempre più monotona. E' come restare troppo tempo in una stanza chiusa, l'aria diventa viziata e si sente il bisogno di spalancare le finestre. Coloro che amano Korn, Deftones, e compagnia penso saranno soddisfatti da questa proposta e aggiungano 2 punti al mio voto, tutti gli altri si astengano pure.