La serie di ristampe Spv degli album dei Savatage coinvolge anche il discusso Fight for the Rock, album che ebbe uno scarso successo negli anni 80 e che ancora oggi trovo del tutto squallido. Per chi scrive Fight for the Rock è una delle poche delusioni riservate dalla band di Tampa, probabilmente assieme all'ultimo Poets & Madmen, e la nuova ristampa proprio non fa cambiare in alcun modo il mio giudizio.
C'è da dire che l'album nacque in un periodo particolare, con i Savatage reduci da un discreto successo commerciale ottenuto dall'ottimo Power of the Night che contribuì a creare molte aspettative da parte della Atlantic. Il genere più in voga in quel momento negli States era rappresentato dall'hard rock commerciale di Aerosmith e Van Halen, e i Savatage subirono pesanti pressioni da parte della propria etichetta affinchè il loro sound si spostasse su quelle coordinate. Mai errore fu più grande, perchè i Savatage sfornarono un album moscio, banale, freddo, assolutamente perdente in confronto alle uscite delle principali band Hard Rock dell'epoca. Ad eccezione della title track, unica canzone veramente ispirata, Fight for the Rock è un album in cui tutti gli aspetti più convincenti dei Savatage vengono soffocati da una forzatura che fortunatamente la Atlantic non ripetè più. Il talento di Criss Oliva viene ridimensionato clamorosamente da canzoni banali, assoli semplici e ripetitivi, e la prestazione del fratello Jon non è da meno, a tratti imbarazzante (Lady in Disguise, Wishing Well e Crying for Love per citarne alcune). I Savatage si concedono solo due brani più orientati verso il loro sound "The Edge of Midnight" e "Hyde", ma sono dei pezzi che sarebbero tranquillamente potuti essere delle b-side di Power of the Night. Fight for the Rock fu anche l'unico album in cui i Savatage fecero delle cover, per la precisione Wishing Well (Free) e Day After Day (Badfinger).
Il lavoro di remastering in questo caso arricchisce leggermente il disco, ma le due tracce dal vivo ("The Dungeons are Calling" e "City Beneath the Surface") come per Power of the Night non mi dicono molto. Un lavoro evitabile negli anni 80, evitabile ancora oggi...
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