Arrivano dalla fredda Norvegia questi The Crest, descritti, dalla bio in mio possesso fornitami dalla Season Of Mist, come high priority release. Vi dico subito che la band norvegese, al debutto assoluto con questo platter, si muove su lidi che si possono definire Dark Rock, con forti influenze Goth Metal ed Electro Dark, se non altro per l’utilizzo della batteria, a dire il vero, palesemente troppo simile ad una drum machine…ci siamo capiti…un pochino sullo stile dei The Sister Of Mercy, per intenderci. L’album presenta 11 tracks, dove la parte del leone la svolge sicuramente la singer Nell, dotata di una voce molto bella e molto espressiva. Scendendo nel più particolareggiato, questo ‘Letters Fron Fire’ contiene alcune songs, oserei dire in perfetto Goth Club Style, come l’opener ‘Fire Walk With Me’ e ‘Thorn’ o la ballabilissima ‘Childood’s End’ – che rappresenta sicuramente la song più bella dell’intero album – ed altre più graffianti, come ‘Frozen Garden’ o la più introspettiva ‘Monument’, mentre altre songs sono cariche di dolcezza e di romanticismo, come le soffici e vellutate ‘Butterflies & Dragons’, ‘Never Sleep Again’, e ‘Pills For Broken Dreams’. Purtroppo, non tutto l’album mantiene sempre lo stesso livello qualitativo, infatti la coppia di songs centrali, ‘In This Cage’ e ‘Triangle’ e la conclusiva ‘Armada’, fanno registrare, per il sottoscritto, un lieve calo proprio in fase di songwriting, facendo perdere un pochino di brillantezza al risultato finale, che comunque rimane positivo. Una band, dunque, che promette bene, su cui la Season Of Mist sembra puntare molto…per il momento, ed in considerazione che quest’album rappresenta il debutto in assoluto su una label, non posso che pensare bene per il loro futuro. Non mi resta che dirvi che attendo questa band norvegese sul fronte live, in quanto sarà da spalla a Mortiis durante tutto il suo tour, compresa la data a Cesena…ed io ci sarò.