Finalmente ecco uscire uno dei progetti più attesi di questo periodo in campo Classic Metal/Hard Rock, ovvero quel Linch/Pilson che sicuramente molti di voi non hanno ancora dimenticato e che amano ancora alla follia, per quello che erano, per quello che sono e per quello che saranno. Questo ‘Wicked Underground’ è un album maturo, perfettamente calibrato e calato in un contesto decisamente moderno, che va di pari passo con il suo intrinseco mood profondamente radicato nel periodo ’80: in pratica, una sorta di Dokken dei giorni nostri, con una produzione attualissima, e con uno sguardo verso sonorità un pochino più dure e meno cromate (a testimoniare come questi due illustri Signori amino scrivere di quello che sanno, ma allo stesso tempo amino rimettersi in gioco e confrontarsi con l’evoluzione del suono che loro stessi hanno contribuito a formare). È inutile soffermarsi sul riffing di Mr.Lynch (oramai dal trade mark riconoscibilissimo, sia prima sui Dokken che poi sui suoi Lynch Mob) o sulla sezione pulsante di Mr.Pilson (che vi ricordo anch’egli Dokken), ma piuttosto è importante sottolineare come tutto giri alla perfezione, dalla granitica opener mid tempo ‘Breath And Scream’, al Pop Rock di ‘When You Bleed’ o di ‘Evil That You Are’, alla sostenuta ‘Vaccine’ (ove l’Hard Rock più serrato torna a ricalcare le scene) o alla song che forse più di tutte è perfetta per rappresentare il platter in tutto il suo splendore, dalle raffinate melodie e dal sopraffino arrangiamento: ‘Zero The End’. Senza ombra di dubbio, non esito oltremodo ad esortarvi nel procedere all’ascolto di questo piccolo tesoro composto da 12 canzoni estremamente valide ed eterogenee, figlie di due illustri artisti che hanno esperienza da vendere e classe da insegnare anche alle attuali nuove generazioni di rockers. Il cuore e l’anima dei Dokken è qui, senza troppi fronzoli e senza troppi grilli per la testa, ma solo ed esclusivamente, ancora una volta, con maestosa grazia ed invidiabile grinta. Dischetto indispensabile per rokkeggiare in maniera intelligente e senza troppo perdersi nel ricordo dei bei tempi che furono… essenziale in ogni discografia Hard Rock.
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