Un doppio dvd che immortala i migliori momenti del Contamination Festival, due giorni di musica (18 e 19 gennaio 2003) organizzati dalla Relapse a Philadelphia. Come dice uno degli spettatori intervistato:"una grande festa per chi ama la musica oscura", e soprattutto pesante aggiungo io, un tornado heavy in grado di spianare montagne senza bisogno di ricorrere a travestimenti o divise che hanno fatto ormai il loro tempo. Un trionfo di pizzetti chilometrici, felpe incappucciate e jeans sformati, ma anche furia e potenza reali e spietatamente essenziali, volumi violenti e suoni neri come la tenebra. Un week-end per gente forte che ha nel cuore l'essenza dell'heavy e non il suo contorno. Ma veniamo al concreto di questo gioiellino di casa Relapse. Riprese ottime, nitide, stabili e ragionate, con occhio attento ai dettagli e sonoro di standard elevato. Realizzazione di eccellente fattura. Dieci gruppi principali con quattro brani a testa, scelta democratica che mette tutte le formazioni sullo stesso piano, in una cerchia dove i musicisti mostrano di conoscersi bene e rispettarsi altrettanto. Parecchio materiale aggiuntivo, con altre bands meno conosciute sempre dal vivo ed una lunga sezione di interviste dietro le quinte, per la quale è indispensabile buona conoscenza dell'inglese. Spicca tra gli altri l'entusiastico intervento del paffuto Iann Robinson, che i teen-agers Americani conoscono bene per essere un popolare veejay di Mtv ma che noi cultori dell'heavy underground ricordiamo come batterista dei solidi Puny Human. Musicalmente c'è roba per tutti i gusti. Ai più estremisti piaceranno le schizofreniche esibizioni di Cephalic Carnage, degli imberbi Pig Destroyer, degli isterici Today is the Day, dei pesi massimi modernisti The Dillinger Escape Plan, gruppi che scatenano il pubblico in un esuberanza che più del pogo mi ricorda quelle belle risse da osteria, con calci e cazzotti che volano in quantità industriale. Altri apprezzeranno i più cerebrali Neurosis, intervenuti personalmente sulla loro porzione video per virarla in un elegante bianco e nero che esalta i loro effetti scenici e si adatta bene alle tematiche oscillanti tra clangore metallico e lenta sofferenza ombrosa.
A titolo personale ho avuto eccitante conferma del pauroso muro sonoro degli High on Fire, granitici come li ricordavo, della perfetta macchina da guerra dei Mastodon con il loro stile torvo ed intricato, del buon stato di forma degli sconvolti Bongzilla e degli heavy-stoners Alabama Thunderpussy, questi ultimi con il nuovo, voluminoso, cantante (e Throckmorton presente in platea..). Pur non essendo un patito della musica da vedere il lavoro della Relapse mi ha completamente soddisfatto, soprattutto perché si nota che è stato fatto da gente che ama questi gruppi e questo genere di heavy. Se anche voi siete fans della Relapse e di tutto quello che le ruota intorno, il presente dvd è il più bel regalo che potete farvi.
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