Sulla copertina di "Back On Track" entrambi i protagonisti apparivano con le fluenti chiome al vento; ora a distanza di dieci anni Shortino(Rough Cutt, Quiet Riot) e Northrup (XYZ), con meno capelli e un po' di rughe in più, si nascondono sul retro del cd e lasciano la copertina a un'avvenente fanciulla munita di ali...
La musica proposta non è invece invecchiata più di tanto, è solo diventata più adulta, ma resta sempre quel sano hard rock che aveva a suo tempo fatto la fortuna di "Back On Track". "Here I Am" ripercorre la strada che centinaia band hair metal hanno solcato negli ultimi vent'anni, tra tastiere e cori stratificati, voce graffiante e sei corde grintose. La title-track "Afterlife" è il brano meglio riuscito della release, una ballad dal tono drammatico interpretata nel migliore dei modi dalla voce roca di Shortino. Segue la ballad acustica di rito "Like A Stone", piacevole e dolce, ma non lascerà nessuno stupito per la sua grande originalità... "Crazy Mind", che ospita Jhonny Edwards alla voce, è un brano veloce e divertente di gusto indiscutibilmente anni '80 ed Edwards rappresenta un felice diversivo.
"Feel Again" è un tuffo nella banalità e nel "già sentito", mentre i riffs di "Crossfire" si rifanno a nomi quali Quireboys e Black Crowes (anche se la lista potrebbe continuare oltre...). In "Slave" la voce di Shortino è straordinariamente simile a quella di David Coverdale e i cori sono costruiti su melodie tutto sommato piacevoli.
La semi-ballad "Gypsy Soul" risolleva le sorti grazie ai cori e alle chitarre di Northrup che fa sfoggio di tutta la sua maestria nella strumentale "Mark My Words", sostenuto dalle tastiere di Nir Averbuch. Il fantasma di Coverdale ricompare per "As I Fall", brano complesso che alterna movimenti da power ballad a episodi hard rock e chorus caotici. Chiude "Prisoner", track del tutto trascurabile.
Il limite di questa nuova release del collaudato duo Shortino/Northrup è l'aver riproposto un genere di solito vincente ma in modo anacronistico, non datato ma vecchio. Entrambi i titolari di "Afterlife" sono musicisti di tutto rispetto che non possono certo essere accusati di incompetenza. La pecca più grande è l'essere rimasti troppo ancorati al passato senza aver sfruttato quanto di buono è stato fatto in tutti questi anni.
Consigliato ai fans sfegatati di Paul Shortino e JK Northrup, a tutti gli altri consiglio di ascoltare o riascoltare il precedente "Back On Track".
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