Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:51 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. THE SEARCHER
  2. DEVIL'S ADVOCATE ON CALL
  3. TIME WASTERS
  4. PRIVATE RENDEZVOUS
  5. STRESS AND CONFUSION
  6. PERSONAL FANTASY WONDERLAND
  7. LADY TEASER
  8. DAZZLE DRIZZLER
  9. COZ OF YOU
  10. HUSTLER'S ROW
  11. SO LONG FADE AWAY

Line up

  • James Atkinson: vocals, guitars
  • Bill Steer: guitars
  • Stuart Dobbins: drums
  • Robert Threapleton: bass

Voto medio utenti

Facciamo un gioco: vediamo se indovinate di quale band sto per parlare basandovi solo su questo indizio: Bill Steer.

- Carcass!

Acqua!

- Allora Angel Witch!

Ancora acqua. Riprovate.

- Napalm Death?

Macché, acqua. Su, più fantasia!

- Firebird? Ma che davvero?

Fuochino. Al signor Steer non bastava un solo progetto rock blueseggiante, quindi se ne è trovato un secondo: nel 2009 si è unito ai Gentlemans' Pistols, che con questo “Hustler's Row” sono arrivati al terzo album in studio.

Hustler's Row” ha infuso in sé lo spirito del miglior rock che il Regno Unito abbia offerto al mondo negli anni Settanta: pezzi semplici a livello strutturale ma non per questo scontati, impreziositi da caldi e corposi giri di basso e riff sporchi e incisivi.

James Atkinson è un interprete magistrale: nella sua prova vocale si sente, fortissima, l'impronta di Robert Plant, tuttavia l'unicità del suo timbro esclude ogni rischio di eccessiva emulazione; vi strapperà ben più di qualche brivido, specialmente in “Stress And Confusion” e nella conclusiva “So Long Fade Away”. Passionale, accorato, energico: più old fashioned di così non si può.

Ascoltando “Hustler's Row” con un minimo di attenzione non si può fare a meno di notare la grande cura impiegata per garantire all'album l'impatto emotivo voluto: una sapiente combinazione di armonie vocali che in ogni caso non va a svilire l'eccellente lavoro degli strumenti: ne risulta una quantomai azzeccata e reciproca esaltazione delle parti, dove nulla rimane in secondo piano.

In questo album Bill Steer dà una grandissima dimostrazione del suo talento: è perfettamente a suo agio nel costruire sistemi melodici diametralmente opposti a quelli a cui viene solitamente associato. I suoi assoli sono semplicemente magnifici, pertinenti al mood vintage dei Gentlemans Pistols senza ricadere in quegli squallidi cliché sonori che sono tipici di chi non sa creare ma solo emulare.

Hustler's Row” è un lavoro validissimo, la dimostrazione del fatto che i veri artisti non hanno limiti creativi al di fuori di se stessi.
Recensione a cura di Alessandra Mazzarella

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