Buona prova di questo sestetto capitanato dall’ex Amorphis Pasi Koskinen giunto alla terza fatica con questo cd intitolato “illusion’s play”. Gli “Shape of despair” sono uno dei pochi gruppi “doom” di qualità, che navigano nella sovrappopolata scena scandinava e quest’ultimo disco non deluderà gli intenditori del genere. È un album intriso di atmosfere decadenti, catacombali e disperate, che i nostri sanno orchestrare con maestria, senza mai annoiare o scivolare nella banalità. I sei pezzi proposti sono molto lunghi e intensi e senza accorgersene si viene trasportati in un universo parallelo dove dominano angoscia e oppressione. Il tono lugubre e grave di Pasi e gli inserti di voce femminile contribuiscono a rendere questo lp compatto e claustrofobico, mentre le melodie suonate sembrano essere la colonna sonora dell’apocalisse, o di un funerale (infatti spesso questo genere viene definito “funeral doom”). Non è sicuramente facile ascoltare un prodotto del genere tutto d’un fiato, anche per via della durata di ogni singolo brano (anche 16 minuti), ma sono convinto che solo con un ascolto globale lo si possa apprezzare pienamente. Da segnalare inoltre la produzione cristallina e la track conclusiva “illusion’s play”, davvero intensa e suggestiva.
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