Non accade certo tutti i giorni di poter vivere un'esperienza come quella di Tor Talle, talentuoso ma misconosciuto chitarrista norvegese... senza avere alle spalle nessun curriculum di alto livello (fatta eccezione per un demotape del 1999 nel quale era presente un certo Jorn Lande) è comunque riuscito a coronare il sogno di una vita e approda oggi ad un prestigioso contratto deal con la MTM, che gli permette di registrare un disco solista andando ad attingere, per le parti vocali, al meglio della scena Aor europea! E' così che su "Northern light" troviamo i nomi di Fergie Frederiksen (ex Toto), Tony Mills (Shy), Kimmo Blom (Urban Tale), Peter Sundell (Grand Illusion) e Mikael Erlandsonn (Last Autumn's Dream), solo per dirne qualcuno. Con una lista simile è lecito aspettarsi un disco di altissimo livello, e anche se purtroppo così non è, siamo comunque di fronte ad un lavoro da esaminare con attenzione. Talle ha dichiarato da sempre di avere avuto la vita cambiata dal famoso hit dei Survivor "Eye of the tiger" (e chi non la conosce?), per cui ha imparato a suonare la chitarra e a comporre canzoni sulla scia dell'incredibile duo Jim Peterik/Frankie Sullivan), e questo si sente eccome! Le capacità ci sono, questo sì, ma è chiaro che se il termine di paragone sono i nomi sopracitati il tutto diventa molto più difficile! Ad ogni modo questo primo lavoro dei Northern Light risulta ben suonato e ottimamente prodotto, e presenta anche canzoni di tutto rispetto come la maestosa "Eye to eye", tipicamente anni '80 e solenne nel suo mid tempo, con un ritornello davvero trascinante. Per non parlare poi della drammatica "While there still time", o della vivace e molto pomp "Living on a lie", e di "High above the sky", diretta e trascinante al punto giusto, senza dubbio un potenziale hit single. Come in ogni disco Aor che si rispetti, non potevano mancare le ballate: ci sono episodi sontuosi e romantici come "I will follow you", e cose decisamente più sdolcinate come "When I close my eyes" o "Wherever you'll go", le quali non certamente indispensabili all'interno di un disco come questo..
Non c'è che dire, Tor Talle ha fatto le cose nella maniera migliore, e anche se, come forse era inevitabile, verso la fine l'ascoltatore avvertirà un po' di stanchezza, è indubbio che questo sia un lavoro validissimo e assolutamente da consigliare agli amanti del genere. E siamo sicuri che il prossimo sarà ancora meglio!
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