Il pensiero che la nuova fatica di Stonesour dovesse essere una bomba mi era piombato nella mia piccola mente bacata direttamente al Gods, allorquando la band di Mr. Taylor e Mr. Root presentò alcune nuove songs. Beh, lasciatemi dire che adesso, con il platter che gira nel lettore cd, non mi sbagliavo affatto. 'Come What(ever) May' è un album con la A maiuscola, pieno di vigore, romanticismo, melodia, ma anche di rabbia ed onestà. Dal 2002, anno di pubblicazione dell'omonimo debut 'Stonesour' ad oggi, si capisce come la band sia cresciuta e diventata non più un singolo progetto dei due Mr. Slipknot, ma un qualcosa di più organico e globale. Non esiste in questo dischetto una song non all'altezza, dall'opener '30/30-150', dotata di un chorus galattico, ma praticamente perfetta in tutto, alla drammatica 'Sillyworld' (in perfetto stile Alice Cooper d'annata), dalla più tirata ed heavy 'Reborn' alla sofferta 'Your God', fino al must di tutto l'album, ovvero il pezzo dell'anno 'Through Glass' (senza dimenticare '1st Person' la più Slipknot dell'album, o la chiusura da lacrima con 'Zzyzx Rd.'). Finalmente Stonesour è una band vera, genuina, in cui l'obiettivo è quello di creare musica di qualità, in bilico tra il Rock e l'Heavy, in cui le melodie (e ce ne sono tante, qua, credetemi) siano in primo piano, senza scadere nel banale. Un album da top 5 ed un Corey Taylor che canta come non ha mai fatto in vita sua. Cristo, sarà la milionesima volta che sto ascoltando 'Through Glass'... da sola giustificherebbe l'acquisto dell'album, ma se poi nel computo totale delle qualità delle songs non risulta la sola canzone degna di nota, ma solamente una tra le più belle delle 12, allora vuol dire che 'Come What(ever) May' è un album della madonna.