Quarto album per gli olandesi Callenish Circle che proseguono nella loro opera di distruzione sonora, basata su un death/thrash di fattura squisitamente svedese, oggi più lontano da una direzione quasi totalmente death metal degli esordi. Rispetto al precedente "Flesh Power Dominion", i Callenish Circle hanno accentuato (per fortuna) la componente melodica, pur senza togliere il piede dall'acceleratore e mantenendo quelle ritmiche taglienti e pesanti che li hanno sempre contraddistinti: questo non significa affatto che il gruppo guidato da Patrick Savelkoul si sia alleggerito, e brani come "Dwelling in Disdain" ne sono semplice testimonianza, ma la monoliticità eccessiva del gruppo, difetto presente sul lavoro precedente, viene stemperata dal gusto e dalla ricerca della melodia che si amalgama a perfezione con il lato più pesante del gruppo; speriamo solamente che col tempo non facciano come i Soilwork che hanno fatto della melodia ruffiana il loro motivo di vita, con la speranza (peraltro riposta, buon per loro) di accaparrarsi quanti più ascoltatori possibili, alla stregua di una band nu metal. Una produzione impeccabile ad opera di Andy Classen nei suoi Stage One Studios completa l'opera dei Callenish Circle che ci consegnano un buonissimo disco di death melodico, sicuramente migliore del precedente: con un po' di personalità in più e qualche miglioramento nel songwriting potrebbe uscire qualcosa di più del "disco carino", anche se sicuramente "My Passion Your Pain" potrebbe già rendere felici molti appassionati.
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