La scelta dei Vainglory di autointitolare questo disco potrebbe far pensare di trovarsi di fronte al loro esordio, invece per questa formazione statunitense siamo già al secondo disco, dopo quel "2050" uscito nel 2001, anche se poi in realtà la band si è rimessa in pista, largamente rinnovata, solo un paio d'anni fa.
Uno spedito ed affilato US Power Metal, caratterizzato dalla chitarra del leader Corbin King e sopratutto dalla presenza della cantante Kate French, nota per aver affiancato negli anni '90 un altro guitar hero, David Chastain, appunto nei Chastain, dove Kate aveva già dato prova della sua bravura. Un'ugola aggressiva, graffiante ed abrasiva che ben si adatta alle staffilate di brani come "Burdened", "Face of Death" e "Act of God", o della violentissima "The Only Way I Know", dove, ad ogni modo, negli assoli si impone sempre la vena neoclassica di Corbin King, che butta letteralmente il cuore oltre l'ostacolo nella strumentale "Decapitation Attack" come pure nella titletrack. Si staccano dalla frenesia imperante sul disco le melodie della power ballad "Undying Love" (e Kate se la cava anche in questi frangenti), ed il groove delle massicce "Midnight Hellfire" e "Blackened Soul".
Sebbene siano diversi gli aspetti positivi da annotare, si nota una certa ripetitività e le canzoni sembrano mancare del giusto feeling. Comunque bravi.
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