Tempo di uscita per gli Spectral Mortuary, band danese nata nel 2003 e nelle cui fila militano membri dei (poco) più famosi Exmortem, band al cui nome ancora oggi metà della nostra redazione sghignazza impunemente, memore di alcuni fatti bizzarri che hanno visto coinvolto il cantante e che per decenza non riporterò in questa sede (ma Google vi è amico, se desiderate approfondirehehhehe... ahem scusate). I nostri debuttanti ci propongono un sano death metal dei bei tempi andati, con chiari riferimenti alla scena floridiana, con un occhio di riguardo verso l'aggressività e la ruvidità del songwriting, che non danno troppo spazio a stucchevoli preziosismi tecnici o ad una eccessiva pulizia esecutiva che in questo caso risulterebbe un po' fuori contesto. Come già detto il gruppo trae la propria fonte di ispirazione da quanto prodotto oltreoceano :canzoni quali le iniziali "Necrotic Flesh Cravings" e la titletrack pagano dazio ai Suffocation mentre il riffing di "Hogtied and Waiting" sembra provenire dai Morbid Angel di "Domination". Echi thrash in stile primi Testament invece affiorano in "Murder Suspect" e alla "carneficina conclusiva" ("Concluding Carnage") spetta l'onere di portare l'immancabile omaggio agli Slayer. Niente di originale o di particolarmente ispirato quindi, ma solo death metal suonato con sudore e cattiveria. In definitiva gli Spectral Mortuary possono essere una valida scelta per fanatici ma anche per chi desidera passare beatamente una mezzora all'insegna di una rilassante e piacevole brutalità.
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