Copertina 6

Info

Anno di uscita:2007
Durata:52 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ORIGIN
  2. SHATTER
  3. SWEPT AWAY
  4. ALTAR
  5. ANOTHER PLANET
  6. DEEPER
  7. DOVE
  8. SLAVIOR
  9. GIVE IT UP
  10. RED ROAD

Line up

  • Greg Analla: vocals
  • Wayne Findlay: guitar
  • Mark Zonder: drums

Voto medio utenti

Gli Slavior sono una nuova rock-band aggregata intorno alla nota figura del batterista Mark Zonder, di fama Fates Warning. Con lui troviamo un paio di professionisti maturi e navigati quali W.Findlay (MSG) e G.Analla (ex-Tribe of Gypsies), che hanno accettato di seguire il drummer in questa avventura.
Non si tratta di un progetto metal né delle sue variazioni progressive, la vera sostanza dell'album è un moderno e raffinato hard rock del tipo che ultimamente va per la maggiore, soprattutto negli States. Una versione melodica ed accessibile a tutti, però lontana delle troppe sdolcinature Aor.
Anzi le canzoni si avvalgono di un chitarrismo energico e di ritmiche sostenute, ma gli eventuali picchi di aggressività sono stati smussati ed il disco risulta ben levigato e molto radio-oriented. Si spazia da temi grintosi ed orecchiabili ("Origin, Deeper") a tracce in odore di post-rock ("Swept away) con le solite atmosfere rugginose ed autunnali.
Più interessanti i brani dove il gruppo mostra una leggera volontà di sperimentazione, ad esempio una delicata ballata dai toni liquidi ("Altar") o qualche esempio di groove-rock alla Glenn Hughes, vedi l'ottimo singolo dai profumi caraibici ("Dove")
Indubbiamente si tratta di un lavoro di buona fattura, maturo e godibile, ma come tanti altri del genere. A parte l'accuratezza nelle rifiniture e la grande esperienza professionale, gli Slavior non evidenziano caratteristiche specifiche che li distinguano dal resto dei colleghi. Diciamo che il rischio di passare inosservati viene evitato non tanto per la singolarità della proposta, quanto per la notorietà in vari ambienti musicali di un personaggio come Zonder.
Una cosa naturale, da sempre la presenza di qualche grosso nome in una band crea interesse e comunque "Slavior" è un lavoro non disprezzabile per gli amanti del rock adulto. Resta da dire che la cura del prodotto induce a pensare che non si tratti di un'uscita "una tantum", bensì di un progetto che ambisce ad avere continuità. Speriamo quindi che l'eventuale prossimo capitolo sia più brillante e coraggioso nelle soluzioni, com'è lecito pretendere da musicisti di questo livello.

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