Noesis - When All Colours Are Dead

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:53 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. SHOULD I...
  2. MONOCHROMATIC NEURONAL INTUITION
  3. LOST IN QUASARS
  4. STRANGED
  5. AWAKENED OF THE SCORN
  6. MECHANICAL MAYHEM
  7. INSIDE OF PAIN
  8. SEA OF SANF
  9. SPAWNED BY THE ICE OF CENTURIES
  10. TOWARD A COSMIC THEOLOGY
  11. EXTRANO

Line up

  • D. Navarro: vocals, guitars
  • J. Molina: keyboards
  • Fernando: guitars
  • Sergio: drums
  • Alfonso: bass

Voto medio utenti

Come recita la bio allegata al cd, i Noesis sono un progetto sperimentale nato in Spagna nel 2004 dalla fusione delle ispirazioni di F. Navarro e J, Molina, entrambi già membri dei Crystal Moors. Il loro intento dichiarato è quello di fondere in un'unica opera omogenea le influenze più disparate, a partire dai Rammstein, per proseguire con Depeche Mode e Paradise Lost e finire con Covenant e The Kovenant. Dopo un paio di demo e doversi concerti in terra madre, nel 2006 i nostri decidono di incidere il qui presente "When All Colours Are Dead"e, visti gli ottimi responsi ricevuti dal loro pubblico, un anno dopo hanno deciso di tentare di farsi conoscere anche oltre confine. Devo dire che il lavoro che ho sotto le mani rappresenta una buona rielaboratura delle influenze sopraelencate, con una marcata propensione per i riffs monolitici e un uso massiccio dei campionamenti, tastiere, effetti industrial e anche qualche inserto di drum machine. Il gruppo da il meglio di se quando mette in secondo piano le sue tendenza Gothic ed Electro Dark per spostarsi su un terreno più squisitamente melodic-core (non emo-core, mi raccomando), come per le iniziali "Should I...", "Monochromatic Neuronal Intuition" e "Stranged", con la bella voce di Navarro ad intonare dei refrain di ottimo livello. In realtà non c'è niente di veramente originale in questo "All Colours Are Dead", che potrebbe strappare una sufficienza anche in virtù dell'ottima produzione messa in campo. Se non fosse che... Se non fosse che in chiusura dell'album arriva "Extrano" la versione in lingua madre della già citata "Stranged"un po' più diretta e semplificata nei suoi arrangiamenti, ma con un ritornello così accattivante da entrare in testa per non uscirne più, un autentico gioiello che da solo praticamente uccide l'intero album e innalza, in virtù anche del feeling creato dal cantato in spagnolo Forse per molti di voi una canzone di grande livello non basta per rendere accattivante tutto il cd, ma per conto mio vi posso dire che sono giorni che praticamente faccio girare questa canzone ininterrottamente nel mio stereo. Non mi resta che consigliarvi minimo minimo l'ascolto, poi se siete interessati all'acquisto potete contattare il gruppo sul loro sito internet. Ora scusatemi ma devo correre a selezionare nuovamente la traccia 11, ci sentiamo alla prossima.
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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