Pain - Psalms of Extinction

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:47 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. SAVE YOUR PRAYERS
  2. NAILED TO THE GROUND
  3. ZOMBIE SLAM
  4. PSALMS OF EXTINCTION
  5. CLOUDS OF ECSTASY
  6. PLAY DEAD
  7. DOES IT REALLY MATTER
  8. COMPUTER GOD
  9. JUST THINK AGAIN
  10. WALKING ON GLASS
  11. BOTTLE'S NEST
  12. BITCH

Line up

  • Peter Tägtgren

Voto medio utenti

Peter Tägtgren è tornato.
A questo giro con la sua creatura denominata Pain, la più commerciale e controversa dell’artista svedese, che con questo “Psalms Of Extinction” taglia il traguardo del quinto album (il primo sotto Roadrunner Records). E come sempre quando si parla di Pain il sig. Tägtgren se la canta, se la suona e se la produce, ovvero… fa tutto lui!
Tutti gli strumenti, gli arrangiamenti, le vocals e la produzione sono tutta farina del suo sacco,
fanno eccezione solamente i contributi di artisti quali Mikkey Dee (Motörhead), Alexi Laiho (Children of Bodom) e Peter Iwers (In Flames) che compaiono come ospiti all’interno del disco.
Il disco è probabilmente il più “truzzo” della discografia, i riff sono potenti come non mai mentre le parti elettroniche sono più esasperate rispetto al passato e per questo sicuramente si ritaglierà il suo spazio fra gli amanti di sonorità metallico-danzerecce.
Lo schema strofa metallosa-ritornello orecchiabile-strofa metallosa (ed il suo viceversa strofa tranquilla-ritornello incazzato-strofa tranquilla) in verità ha un po’ stufato, ma alla fine è la qualità delle canzoni che conta e quando, come in questo caso, siamo ampiamente sopra la sufficienza va bene così.
Ce n’è per tutti i gusti: “Save Your Prayers” e “Nailed To The Ground” vanno dritto al sodo, “Clouds Of Ecstasy” e “Does It Really Matter” sono più danzerecce, “Play Dead” è una riuscitissima cover di Bjork, mentre la “title track” è più atmosferica con tanto di arrangiamento orchestrale all’altezza del ritornello.
Un discorso a parte merita sicuramente il singolo “Zombie Slam” che si candida da subito quale potenziale riempipista delle rockoteche per l’estate 2007 con tanto di riuscita interpretazione vocale in stile Andrew Eldritch (The Sisters of Mercy) !!!
Un vero peccato che la qualità delle canzoni poste nella seconda parte del disco non sia all’altezza delle prime sette, altrimenti il voto a fondo pagina sarebbe stato sicuramente più alto.
Un ultimo commento sulla bella copertina in cui il nostro eroe si diverte ad imitare Johnny Depp, che il sig. Tägtgren stia cercando una nuova compagna? (pare sia reduce da un divorzio)

P.S. Peter ma quando me la sforni una nuova “Shut Your Mouth” ? Ho bisogno di una nuova suoneria per il cellulare dannazione!!!
Recensione a cura di Stefano Ghignola

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