Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2007
Durata:41 min.
Etichetta:Metal Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CELESTIAL SUNRISE
  2. LIFE OF AGONY
  3. LEGENDS OF THE PAST (CARRY ON)
  4. THE LOST SOULS
  5. 16
  6. SACRED
  7. WELCOME TO PARADISE
  8. WISHING WELL
  9. DREAM ON
  10. TIME WILL TELL

Line up

  • Chitral Somapala: vocals
  • Aldo Lonobile: guitars
  • Jesper Stotz: keyboards
  • Pierre-Emmanuel Pélisson: bass
  • Luca Cartasegna: drums

Voto medio utenti

Eccoci di fronte al primo vagito dei Civilization One, progetto internazionale guidato da una vecchia conoscenza quale Aldo Lonobile, chitarrista dei Secred Sphere. Al suo fianco ritroviamo il batterista Luca Cartasegna, in passato anche lui nei Secret Sphere, ed altri esperti musicisti come l'iperattivo cantante cingalese Chity Somapala (Avalon, Faro, Moonlight Agony, Firewind...), Pierre Emmanuel Pellisson (ex bassista dei francesi Heavenly) ed il tastierista brasiliano Jesper Stotz.
Lonobile ha già dato dimostrazione del suo valore come compositore sui quattro albums dei Secret Sphere, e qui si ripropone su ottimi livelli, con coordinate musicali, sì vagamente Power, ma orientate verso lidi maggiormente Hard Rock e melodici, in ogni caso sempre energici e contraddistinti da un ottimo, ma mai prevaricante, guitarwork.
Se in passato Chity Somapala non sempre mi aveva convinto del tutto, in quest'occasione non posso che dichiararmi completamente soddisfatto, rilevando, ad esempio, la sua performance sul mid-tempo "Sacred", sicuramente una delle migliori canzoni del disco assieme alla conclusiva "Time Will Tell", episodio che fa invece della velocità la sua principale caratteristica e con delle chitarre che spesso richiamano apertamente gli Iron Maiden.
Ma siamo andanti troppo avanti: la rivoluzione aveva preso il via con l'intro "Celestial Sunrise", incentrato su un sitar, quindi con la spedita "Life Of Agony" che mette subito in risalto il tiro della sezione ritmica, ben accompagnata dalle tastiere di Stotz, che poi caratterizzano la successiva "Legends Of The Past (Carry On)", brano accattivante e con un refrain alla Kamelot. Le sonorità più Hard Rock emergono con prepotenza (in tutti i sensi!) con "The Lost Souls", "Wishing Well" e l'ottantiana "Welcome to Paradise", mentre la melodia ha il pieno dominio sulla ballad "Dream On".
Questa combinazione di power ed hard rock sembra ad ogni modo funzionare, anche se trovo fuori luogo gli inserti growl su "16" (episodio speed non particolarmente riuscito) e la scattante "Welcome to Paradise", l'unico vero rimprovero, assieme ad una tiratina d'orecchie per una copertina davvero poco indovinata, che si può muovere ai Civilization One.
Un buon lavoro, che sebbene non sia particolarmente originale (si poteva osare di più) e non riesca a raggiungere i livelli toccati dai Secret Sphere, è in grado di offrire emozioni e spunti interessanti.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.