Diverse le similitudini tra gli appena recensiti Ancestral ed i
Noble Savage. Stessa regione di provenienza (la Sicilia), entrambi con alle spalle due ottimi demo, per quanto non così recenti, ed infine giunti all'esordio discografico grazie alla Underground Symphony. E, per tutti e due, con ottimi risultati.
"Killing for Glory", questo il titolo dell'album dei Noble Savage, ripropone tutti e due i brani inclusi del primo demo, "Noble of the Sea" (del 2000), e solo due dal secondo "Shadows of the Night" (2002), dal quale rimane fuori "I'm Still Alive".
La proposta dei Noble Savage è da sempre spiccatamente orientata ad un Heavy Metal potente, con ampi riferimenti allo U.S. Power ed alla NWOBHM, ma in misura minore anche al metal teutonico, vedi "Noble of the Sea", canzone che riecheggia non poco i Running Wild.
Gran lavoro di tutti i musicisti che fanno parte del gruppo, anche se non posso che rinnovare i complimenti ad uno strepitoso Alfonso Giordano, aggressivo ed avvincente, in grado di dominare la scena dopo essersela contesa alle chitarre della coppia composta da Luca Campione e Giuseppe Seminara.
La partenza spetta alla solenne e cadenzata "Lady of the Snow", quindi il compito di alzare i ritmi tocca alla spedita e powereggiante "Wind of Victory" ed alle cavalcate della già citata "Noble of the Sea". La grinta messa sulla rocciosa (e stupenda) "Shadows Of The Night" confermano tutto il potenziale di questa formazione, mentre l'anima più epica dei Noble Savage emerge tutta sull'evocativa e marziale "Time To Kill", sulle cui tracce si lancia, con gli stessi ottimi risultati la seguente "Black Blades" (nel finale le chitarre citano senza "alcun pudore" i Maiden). Per cogliere invece l'aspetto più melodico della band, volgiamo l'orecchio a "Seasons of Lies", dove Alfonso Giordano piega i toni rochi della sua voce ad un brano d'atmosfera, lento e sofferto. In conclusione del CD. ecco la bella cover della poetica "Dreaming", tratta da "Stronger Than Evil" (1983), terzo ed ultimo album per gli svedesi Heavy Load".
Il CD, come ormai ci ha da tempo "viziati" la Underground Symphony, è un gran bel digipack, forse la produzione non è brillante come altre uscite simili, ma si mantiene sempre su ottimi livelli, con un piacevole taglio demodè.
Purtroppo nel periodo intercorso tra le registrazioni di "Killing for Glory" e la sua uscita, i Noble Savage hanno perso per strada il loro cantante storico Alfonso Giordano, inizialmente sostituito da Valentino Valenti, una collaborazione che però non sembra destinata ad andare avanti.
Ad ogni modo, questi ragazzi hanno tutti i mezzi per continuare ad esprimersi su livelli d'eccellenza.
E lo faranno!
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