Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:45 min.
Etichetta:Indie
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HYMN OF DESOLATION
  2. THE SHADOWLAND
  3. EDEN
  4. LOKES DANS
  5. DÅ GJALLARHORN SONG
  6. PESTEN
  7. SHADES OF MISERY
  8. WARRIORS OF THE NORTHERN TWILIGHT
  9. WHEN HELL FREEZES OVER

Line up

  • Simon Larsen: guitars, bass, keyboards, vocals
  • Aage A Krekling: drums

Voto medio utenti

Una delle tante cose che mi sconvolgono della Norvegia è la capacità di sfornare talenti musicali con una facilità disarmante. E' questa una caratteristica di tutta la scandinavia, ma è in particolare nel paese dei fiordi che l'attività artistica viene incentivata e coltivata fin dalla più tenera età. Dall'altro lato è altrettanto importante il lavoro delle etichette locali, che generalmente sono in grado di valorizzare i lavori di questi giovani concedendo loro una possibilità di esprimersi. Il connubio Iskald / Indie Recordings si basa proprio su queste coordinate: un duo di ottimi musicisti non ancora ventenni e una casa discografica lungimirante che sta raccogliendo un successo dietro l'altro proprio in questo periodo.
Gli Iskald arrivano dalle terre del gelido nord con la loro proposta a base di black metal melodico ed epico. Fa davvero impressione sentire la maturità artistica di questi due ragazzi, sia per quanto riguarda la pura tecnica strumentale che le capacità nel songwriting. E' proprio quest'ultima una caratteristica fondamentale di "Shades Of Misery": canzoni complesse e variegate, che richiedono numerosi ascolti per essere comprese e apprezzate a fondo. Le sfumature, come dice il titolo stesso, sono numerose e distribuite su un ampio spettro di sensazioni. Epicità, malinconia, fierezza... sono solo alcune delle emozioni evocate dalla musica degli Iskald, ispirati dalla potenza dei paesaggi e delle leggende delle loro terre. Il riffing è spaventoso: numerosi layer si sovrappongono in maniera perfetta, tra ritmiche potenti, improvvisi arpeggi, aperture melodiche e sognanti. Una menzione particolare va anche al batterista, chirurgicamente perfetto ma anche in grado di dare spessore alle canzoni grazie a un operato allo stesso tempo intelligente e creativo.
Peccato solo per qualche reminescenza dei maestri del genere, fortunatamente stemperate in accenni che vanno dal gothic al doom. Ma "Shades Of Misery" è un lavoro praticamente perfetto che merita la vostra attenzione. Forse è la prima volta che una press release non mente: siamo davanti a quello che un giorno potrebbe essere ricordato come un classico.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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