Disco di debutto per gli In This Moment, band arrivata ad un prestigioso contratto con la Century Media a seguito del gran battage che la band è riuscita a fare su internet, attraverso il proprio myspace, che l’ha portata ad una popolarità davvero incredibile.
Questo accadimento rappresenta da un lato la conferma delle potenzialità di un portentoso strumento quale è internet, dall’altro ci mette sull’avviso che bisogna stare attenti, perché non tutto ciò che ci propina la rete è oro che luccica.
“Beautiful Tragedy” è un disco emocore, che trae il peggio dalle caratteristiche portanti del genere, e ci mette sopra anche la voce della singer, Maria Brink, la quale è assolutamente ridicola quando tenta di cantare in screams, salvo esprimersi al meglio nei pezzi lenti, quali cantati, quali “He Said Eternity” e “Legacy Of Odio”.
Un sound sentito centinaia di volte, melodie da farsi venire il diabete, velocità a volte senza senso, finta cattiveria comprata in saldo, attitudine da brufoloso adolescenziale (questa volta vera). Un’accozzaglia di cliché senza fine. In una sola parola merda, ben confezionata, ben prodotta, ben pubblicizzata, anche ben venduta, ma pur sempre merda. Merda.
Supportare bands così è la morte della musica, è la morte della passione, è la morte di qualsivoglia istinto di autoconservazione. Significa ammettere di essere morti e non esserne ancora consapevoli.