Ennesimo disco anche in casa Enthroned, con qualche elemento in meno però visto che lo storico Sabathan ha deciso tempo addietro di lasciare la band. La risposta? Non è tardata a farsi sentire e mi riferisco a questo nuovo Tetra Karcist anche se bisogna ammettere che non è stata delle migliori. Dal punto di vista formale è un album intoccabile, ottima produzione, ottimo artwork e tutto quello che volete, ma nell’anima completamente vuoto e spento. Dura soltanto una trentina di minuti, ma non lascia il segno, scorrono via nell’anonimato. In passato ho amato molto questa band Belga, ma è già da qualche disco a questa parte che mi suscitano sempre lo stesso effetto, ossia sonnolenza diffusa. Già a partire dall’interminabile intro si capisce che qualcosa non quadra, ma basta la prima Pray a parlare chiaro, piatta e scontata. I rimandi al Black Metal iper prodotto di matrice Svedese, e qui cito Dark Funeral et similia sono sotto le orecchie di tutti, peccato che lo spessore non sia lo stesso. Non è un platter completamente insufficiente, ma si poteva (e si doveva) fare molto di più. Carini gli assoli che compaiono ogni tanto, ma niente di più. Ovviamente non saranno gli ospiti (Anteus) a salvare il disco, e personalmente mi puzzano tanto di riempitivo lontano dieci chilometri. Peccato veramente, un buon lavoro di esercizio e stile, ma oltre la porta c’è una vasta schiera di bands con più idee sicuramente.
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