Ci sono dischi che rivelano il proprio valore già dal primo ascolto, smuovendo qualcosa nel profondo fin dal principio, scoutendo l'animo in sussulti estatici e quasi commovendo l'ascoltatore incredulo dinnanzi a cotanta beltà. E poi ci sono i dischi come questo "The Somatic Defilement", che denotano una pochezza di fondo sconcertante rendendo l'ascolto un vero e proprio calvario.
I Whitechapel sparano per quasi 33 minuti tirati un death metal di una piattezza rara, snocciolando pezzi assai mediocri e scontati, che non decollano mai non mostrando nulla che possa solo minimamente solleticare l'orecchio di chi ascolta. Come se non bastasse un songwriting scandaloso a penalizzare "The Somatic Defilement" a peggiorare la situazione ci si mette anche una costante ricerca del breakdown, utilizzato in ogni singolo brano del disco, che nulla di buono porta al sound della band. Anzi, contribuisce a dare l'idea che i Whitechapel non sappiano barcamenarsi troppo disinvoltamente nel mare del death metal, e che le risorse che hanno a disposizione siano piuttosto scarse. E non servono svariati ascolti per cambiare idea, perchè ogni volta che il disco ricomincia l'agonia si fa sempre più pesante e difficile da sopportare.
In tempi come questi in cui i soldi scarseggiano e vanno investiti in maniera molto ponderata, puntando su pochi acquisti specifici, i Whitechapel non solo non sono indispensabili, ma costituirebbero uno sperpero di denaro moralmente inaccettabile che come recensore è mio dovere evitare. Quindi, alla larga da "The Somatic Defilement"!!
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