"L.A. Concession" è una ristampa del 2000 edita sempre dalla tedesca MTM, un album che appartiene al progetto AOR e che segna l’esordio del “giornalista – musicista” Frèderic Slama. Un mix di elementi che esaltano sonorità cariche di melodie e atmosfere delicate tipiche del rock californiano degli anni '80. Tra i musicisti presenti spiccano nomi di primo piano come Steve Lukather e Jeff Porcaro dei Toto, Gregg Bissonette, Michael Landau, Tommy Denander, Tony Franklin dei Quiet Riot. Un cast d’eccezione che riesce inevitabilmente a produrre un lavoro di indubbio valore tecnico. Il cd, musicalmente perfetto ma freddo per le emozioni regalate, è il classico esempio di come il genere AOR non riesca a far sposare l’ottima imbastitura dei brani con l’originalità, sfociando in ripetività e monotonia.
Tra i brani che più convincono troviamo l’opener "Never Gotta Let Her Go", un pezzo romantico in puro stile Toto, riproposto anche in versione strumentale nel bonus track finale e contraddistinta da un sound molto raffinato. Con "Leave Her To Heaven" si raggiunge l’apice dell’interesse per l’ottimo mix in cui si intrecciano con successo melodie e ritmo, componenti che troviamo anche in "On Dangerous Ground" motivo nel quale le tastiere di Frèderic emergono per delicatezza. Toni dimessi in "Caught Inside Your Heart" dove nonostante l’ottimo apporto di Lanny Castro alle percussioni non è sufficiente ad evitare un risultato evanescente. Stesse considerazioni per quanto riguarda le scialbe "From L.A. To Tokyo", "In My Cristal Ball", e "Lost In Your Eyes", episodi decisamente noiosi e privi di colore. Con la romantica "Love Has Found Your Way" il sound, anche se per poco, ricomincia ad assestarsi su livelli apprezzabili di ascolto. In coda all’album, troviamo 4 bonus track che altro non fanno che confermare l’insistenza di melodie che finiscono nel diventare sdolcinate e ripetitive.
Primo di 5 dischi, a "L.A. Concession", seguono "Next Stop L.A." (2001), "L.A. Reflection" (2002), considerato il miglior lavoro di F. Slama, "Dreaming Of L.A." (2004) e l’ultimo "L.A. Attraction" già recensito.
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