Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:30 min.

Tracklist

  1. TRAPPED IN THE BORDERLINE
  2. BLOOD TO BLOOD
  3. THEY HATE US
  4. FOR YOU AGAIN
  5. BEHIND MY EYES
  6. THROUGH YOU
  7. JUST A REASON

Line up

  • Leonardo Priori: vocals
  • Antonello Capone: bass
  • Stefano Mascioli: guitar
  • Valerio Brescia: drums

Voto medio utenti

Alla ricerca della propria anima già da qualche anno, dediti a scovare una propria matrice musicale, gli Scum, con all'attivo 3 demo di tutto rispetto ed esibizioni live come spalla di band Italiane già affermate quali Subliminal Crusher, Mortuary Drape e Coram Lethe, finalmente sembrano essersi illuminati di luce propria attraverso l'uscita dell'ultimo Re-Evolution, demo contenente 7 brani molto groovy e di notevole impatto.
Il thrash proposto dai quattro Toscani risulta essere decisamente tecnico e aggressivo, invigorito da una produzione molto grezza, che nonostante ciò può riportare alla mente sonorità proprie dei Meshuggah (la prima band che salta alla mente) con richiami spesso eighties di scuola più classica d'oltreoceano presente nell'album sottoforma di ripartenze o virtuosismi vari.
La voce di Leonardo, singer fondatore della band, è dotata di buona potenza e una gutturalità che sembra essere quasi naturale e per nulla sforzata; Le chitarre si alternano a momenti più pacati e ragionati, l'inizio di "Blood To Blood" ne è un chiarissimo esempio, dando all'ascoltatore sensazioni molto forti e riuscendo a concentrarlo ottimamente sulla scia rabbiosa che la band vuole trasmettergli, sensazione che a metà demo viene placata con un pezzo molto meno impegnativo, ma che rimane decisamente in testa, dove per qualche minuto le orecchie possono rilassarsi all'ascolto della bellissima voce di Francesca Faneschi in "For You Again", guest per l'occasione e creatrice tra le altre cose del semlpice ma azzeccatissimo artwork del disco.
C'è ancora un attimo di tregua con l'inizio di "Behind My Eyes" prima di essere immersi nuovamente nell'ondata di odio che ci trasposrta fino alla fine del cd, concluso con un "Just A Reason", voce e chitarra classica, molto orecchiabile, ma del tutto trascurabile se paragonato al resto.
Complimenti vivissimi agli autori di tutto ciò, dimostrazione ancora una volta che nell'underground italiano possiamo trovare nomi di band valide invece di continuare a cercare gloria in nomi ormai scontati e puzzolenti.

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