Dalla Danimarca ecco alla loro prima incisione i norvegesi Forbidden Forest e, come lascia intendere il suo titolo, si "entra" in un contesto sonoro di difficile collocazione, una proposta articolata e talmente complessa che non è assolutamente semplice distinguerne le diverse influenze. Suoni duri ed estremi, tra Black, Death, Thrash, ma anche melodici ed epici, in omaggio ad un più classico Heavy Metal. Dato che "Preludium in Fidem" è una semplice introduzione, e pertanto non fa testo, le difficoltà sopraggiungono a partire da "Black Plague": l'inizio doomeggiante, la voce pulita ed enfatica di un Paul Anders che presto mostra di saper anche graffiare nei momenti più torridi del brano. I Forbidden Forest attaccano poi la seguente "United Stains" con un cantato in growl ed un andamento Black/Death che lasciano velocemente spazio a momenti dove si riecheggiano sia i Metallica sia i Testament. Di tutt'altra pasta "Call of the Wild" che parte sì in maniera forsennata, ma si scopre decisamente più vicina all'Heavy Metal, se non fosse per un breve e sofferto break di stampo Black Metal, mentre la conclusiva "Leave It All" porta il tutto all'estremo, segnalandosi però come la meno riuscita del lotto, visto che talvolta sembra sfuggire di mano alla band.
Certo, non è facile uscire "sani e salvi" dal maelstrom sonoro messo in atto su questo EP, eppure i Forbidden Forest ci riescono, e a testa alta!
Contatti: Email:
raymond@symphonium.no - Web Site: www.myspace.com/forbiddenforesttheband
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