Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:51 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ILLUSIONATE
  2. BETWEEN THE LINES
  3. SOULS HIGHWAY
  4. BLINDED
  5. ENDLESS WATERS
  6. FICTION CITY
  7. SUNSET 28
  8. A LAST FAREWELL
  9. A SEASON IN GREEN
  10. GIMME GIMME GIMME

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

In una scena musicale affollatissima in ogni genere e sottogenere è diventato quasi impossibile trovare band che brillino per originalità e per idee nuove, pertanto l'attenzione degli esperti del settore e del pubblico negli ultimi anni si è decisamente spostata verso l'aspetto più esteriore delle proposte musicali. Non si cercano più le sperimentazioni o i creatori ma semplicemente band che sappiano fare bene il loro lavoro senza impelagarsi in chissà quali astrusi esperimenti. I Beseech sono uno di questi gruppi che suona fottutamente bene la propria musica ma che probabilmente adopera il copia incolla con la stessa frequenza con cui io vado al cesso. Eppure la loro musica non è criticabile, sono semplicemente perfetti, sicuramente a discapito della personalità ma questo a chi importa? Sister of Mercy, Tiamat, Paradise Lost, Theater of Tragedy e l'ormai diffuso uso della doppia voce maschile/femminile che ricorda tanto i Lacuna Coil sono i veri "autori" di quest'album, tutti qualcosa più di influenze, eppure la miscela è fatalmente attraente e le fredde voci svedesi di Erik Molarin e Lotta Höglin (simile ad Anneke dei Gathering) catturano presto grazie anche ad un songwriting prettamente radiofonico. Il delicato connubio di elettronica e suoni elettrici presente in tutto il disco esalta alla perfezione le atmosfere cupe e cadenzate dei Beseech e soprattutto trasforma in un piccolo gioiello la canzone che più difficilmente potrete ascoltare, ovvero la cover di "Gimme, Gimme, Gimme" degli ABBA, presente solo nella versione digipack; cover che per l'occasione è stata rallentata all'inverosimile e riarrangiata con gusto. Il voto è giustificato dall'oggettiva qualità dei brani senza tenere conto di eventuali carenze sul piano creativo perchè sono meglio cento di questi cloni che suonano alla grande il genere che amano che qualche ragazzino ipocrita che pretende di vendere a 20 euro le sue sperimentazioni.
Recensione a cura di Ignazio Groffini

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