Inevitabile, dopo aver letto le informazioni allegate al CD, pensare al "solito" gruppo creato ad arte attorno al "solito" musicista di turno. Eppure "Between Heaven and Hell" non solo si fa ascoltare che è un piacere ma ci regala dei bei sussulti metallici. I
Firewind si sono formati attorno a Gus G., giovane chitarrista di origine greche recentemente propostosi anche con i Dream Evil di Fredrik Nordstrom. Quest'ultimo si è poi preso dura del mixaggio e della masterizzazione di "Between ..." mentre all'altrettanto noto David Chastain è spettata la produzione. Vista la sua presenza (credo anzi che sia lui il mentore del gruppo), non mi stupisce trovare nei Firewind due ex Kenziner: Brian Harris alla batteria ed il bravissimo cantante Stephen Fredrik, che non ricordavo così grintoso, mentre completa la formazione il bassista greco Kostantine. Una formazione magari raccogliticcia e sicuramente divisa geograficamente, Gus dalla Svezia e gli altri dagli States e dalla Grecia, ma nulla di questo trapela dai 12 brani inclusi, di cui una cover. Infatti "Pictured Life" è un vecchio brano degli Scorpions (da "Virgin Killer" del 1976) rivisitato e powerizzato parecchio dal Firewind, tanto da non renderne così immediata l'associazione. Dopo le iniziali "Between Heaven and Hell" e "Warrior" legate entrambe a doppio filo al Power Metal made in USA, "World Of Conflict" mi ha ricordato immediatamente i Running Wild per i cori, le chitarre ed anche per la prestazione vocale di Fredrik, mentre "Tomorrow Can Wait" riecheggia qualcosa dei Battlezone di DiAnno nel periodo post Maiden. Troviamo poi anche "I Will Fight Alone" che si colloca tra M.S.G. e Loudness, con i giapponesi tirati nuovamente in ballo dalla conclusiva "Who Am I", una delle migliori ballad ascoltate negli ultimi tempi. Dopo queste citazioni è palese che le atmosfere presenti siano, per tutti i 52 minuti del CD, quelle del metal classico anni '80, con il fluente chitarrismo di Gus che non sfigura con "mostri" del livello di Yngwie Malmsteen (occhio a "Firewind Raging") o Akira Takasaki, peraltro ottimamente sorretto da una terremotante sezione ritmica. "Between ..." sarà pure un album costruito su misura, ma 'sti Firewind ci hanno davvero azzeccato!!
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