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Info

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Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1994
Durata:65 min.
Etichetta:Noise

Tracklist

  1. THE CURSE
  2. BLACK HAND INN
  3. MR. DEADHEAD
  4. SOULLESS
  5. THE PRIVATEER
  6. FIGHT THE FIRE OF HATE
  7. THE PHANTOM OF THE BLACK HAND HILL
  8. FREEWIND RIDER
  9. POWDER & IRON
  10. DRAGONMEN
  11. GENESIS (THE MAKING AND THE FALL OF MAN)
  12. POISONED BLOOD

Line up

  • Rolf Kasparek: vocals, guitar
  • Thilo Herrmann: guitar
  • Thomas Smuszynski: bass
  • Jörg Michael: drums

Voto medio utenti

Old Stories
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Non dovrei neppure dirlo, tanto è scontato, ma il dovere è dovere. Altri due anni di attesa ed altri due membri che lasciano i Running Wild. Axel Morgan e Stefan Schwarzmann formeranno una loro band, provocatoriamente denominata X Wild e con chiari rimandi iconografici e musicali alla band guidata da Rolf. Subentrano Thilo Hermann alla chitarra e Jörg Michael (batteria). Se il secondo non necessita di presentazioni, Hermann vanta un passato nelle file dei Faithfull Breath e dei Risk, bravo ma secondo me senza lo stesso feeling di Morgan. "Black Hand Inn" non ha nulla da invidiare a quel "Pile of Skull" del quale ripercorre il percorso. Anche qui undici brani di cui un'intro, un brano lungo (molto più lungo di "Treasure Island"!) e tanto, tanto Heavy Metal!. Partiamo dal fondo, l'ambiziosa "Genesis (Making and Fall of Man)". Introdotta da una parte narrata (forse troppo prolissa) che ipotizza un'origine extraterrestre della vita sul nostro pianeta, ipotesi sfruttata anche da altri gruppi. Il pezzo si snoda per 14 minuti che toccano tutto il repertorio dei Running Wild, con un Rolf più teatrale del solito ed autore di un ottima prestazione al microfono. Altri brani degni di nota sono la title track con le chitarre che riprendono melodie che sembrano provenire dalla terra degli Zar, "Souless" uno dei brani più vicino a quei Judas Priest a cui Rolf deve il monicker del gruppo. Il potente drumming di Michael introduce la velocissima "The Privateer". Il pezzo forte del CD è sicuramente "The Phantom of Black Hand Hill", uno dei brani meglio usciti dal pugno di Rock'n Rolf.
Se solo questo album non fosse uscito dopo "Pile of Skull"...
... ]
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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