Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:64 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. ARE YOU ABLE TO BREATHE FIRE?
  2. SEMPER ARDENS
  3. THE FIRM GRIP OF DEATH
  4. STIGMA DIABOLIKUM
  5. COME DAEMONS
  6. NINE FALLEN MEN
  7. A DEATH TEAR
  8. THE TWILIGHT ENIGMA

Line up

  • Adam Suleiman: drums
  • Rolv-Erik '8-Ball' Berge: guitar
  • Kenneth 'Ripper' Olsen: vocals
  • Noralf Reichborn Venaas: guitar
  • Oerjan 'Hjarandr' Setvik: bass

Voto medio utenti

Ha veramente dell'incredibile come questo nuovo disco dei Syrach si sia intrufolato nelle mie orecchie, finendo con conquistarmi totalmente: se durante i primi ascolti "Days Of Wrath" suonava vuoto, piatto, noioso, con il passare del tempo si è rivelato in tutta la sua bellezza, in maniera quasi subdola, inconscia, facendosi largo piano piano, ma in maniera costante ed inarrestabile, finendo inesorabilmente per entrare in loop nello stereo. E nel giro di poco tempo sono passato dalla quasi totale indifferenza ad una dipendenza simile a quella di un tossico per la propria dose.
Ma iniziamo dalle presentazioni: i Syrach sono una band norvegese, attiva da più di dieci anni, ma che ad ora ha pubblicato solamente due album, uno nel 1996 e l'ultimo, "Days Of Wrath" per l'appunto, nel 2007. Il gruppo si muove su territori doom/death, dando ovviamente largo spazio ai tempi lenti e cadenzati, tuttavia non cadendo nel facile errore di trascinare i pezzi con ritmi troppo funerei: c'è un giusto equilibrio tra le parti doom, tese alla ricerca di una certa drammaticità, e l'anima più death dei Syrach, fatta di stacchi più veloci ben sorretti da un tappeto di doppia cassa. I pezzi sono ottimamente strutturati, eterogenei, alternando con efficacia tempi lenti ma cadenzati a momenti più carichi e marziali, riuscendo a rendere scorrevole e piacevole l'ascolto di tutti i pezzi che vista la loro durata piuttosto lunga (in media circa 8 minuti) rischierebbero di risultare ostici se non esageratamente prolissi. La voce di Kenneth "Ripper" Olsen è calda, pastosa, avvolgente, con il suo growl profondo ma non gutturale, adattissimo al doom/death dei Syrach, interrotto in sole due occasioni (precisamente in "Semper Ardens" e "The Twilight Enigma") da una soave voce femminile, che interviene a riportare un po' di luce nell'oscurità che regna sovrana in "Days Of Wrath". Impossibile non rimanere ammaliati dalla struggente bellezza di una canzone come "The Firm Grip Of Death", che nonostante la bellezza di 14 minuti di durata, tiene l'ascoltatore incollato allo stereo, con la sua successione di riff, melodie e ritmi, in un rincorrersi di emozioni che si vorrebbe non finissero mai. Ma gli altri pezzi non sono da meno, si fatica a trovare qualcosa fuori posto in questo "Days Of Wrath", tutto è amalgamato alla perfezione, e una volta terminata la struggente "The Twilight Enigma" la tentazione di ributtarsi a capofitto nell'ascolto del disco è assai forte.
Come ho già detto in apertura di recensione, la chiave d'accesso alle bellezze di "Days Of Wrath" è quella di un ascolto paziente, non affrettato, concentrato: la ricchezza di questo disco si misura sulla lunga distanza, difficilmente riuscirà a coinvolgervi di primo acchito, ma con un po' di sforzo e di perseveranza verrete ampiamente ripagati. Insomma, come si suol dire: "Cresce con gli ascolti" (cit.). Bello, bello, bello, bello!
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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