Anche i Farsot sono Tedeschi come i Drautran, e anche loro suonano tutto sommato il tipico Black Metal che tutti conosciamo. Però a quanto dicono i tizi della loro label vanno inseriti nel calderone del cosiddetto Avantgarde-Black Metal, e qui scatta la polemica. A parte i vari fattori estetici, tipo nicknames allucinanti, una copertina sperimentale e un titolo quasi assurdo come IIII vorrei sapere cosa c'è di così all'avanguardia in questo disco, se non i soliti intermezzi da un minuto fra una canzone e l'altra che a dirla tutta non sono ne carne e ne pesce. Quando invece i Forsot decidono di spingere sul pedale dell'acceleratore tirano fuori dal cilindro del discreto Black Metal, come nel caso di Thematik: Hass e Thematik: Angst. Quello che voglio dirvi è che i Farsot nelle intenzioni saranno pure avanti a tutti, ma nei fatti concreti sono perfettamente allineati alla media delle buone bands in ambito estremo che girano sul pianeta terra. Qualche accenno concreto sicuramente emerge sull'ultima e lunghissima suite di venti minuti, ma pure qui ad essere onesti non mi sembra di sentire nulla di strabiliante, si ok ottimo brano, perfettamente bilanciato tra sfuriate e parti riflessive ma anche gli Arcturus facevano queste cose anni fa. Al di la delle apparenze questo IIII si manifesta come un album fatto di onesto Black Metal made in Europe, a voi la scelta.