Quando nel 1989 uscì questo album, gli
Overkill avevano già pubblicato 3 dischi ed i loro nome stava iniziando a girare tra gli addetti ai lavori e i fans.
Ma mancava qualcosa affinchè la band americana prendesse il volo e quel qualcosa era l'album definitivo che stava per uscire.
"
The Years Of Decay" ha rappresentato per il Thrash americano - e anche per quello europeo - un vero giro di boa, sia in termini di puro songwriting che di produzione lanciando immediatamente la band in prima linea nel movimento Thrash Metal.
Pubblicato dalla Megaforce Records, con la collaborazione della Atlantic Record e registrato con il famoso produttore Terry Date (Pantera, White Zombie, Soundgarden, Dream Theater), l'album è caratterizzato da strutture molto complesse ed elementi epici, che contribuirono a creare un'atmosfera più seriosa e cupa con brani secchi ed immediati.
Tutte le 9 canzoni presenti sono proiettili impazziti, sostenute da ritmiche e melodie al fulmicotone mai banali o confusionarie, i riff colpiscono come pugni in faccia e la voce di Bobby Ellsworth è acida e corrosiva come non mai e diventerà il trademark del gruppo.
Tra i singoli pezzi, spiccano sicuramente "
Elimination" e "
E.N.D" per la loro velocità e violenza, che si contrappongono a brani ugualmente pesanti ma pachidermici come "
Playing With Spiders/Skullkrusher" , ma l'album va assimilato ed apprezzato nel suo insieme come mastodontico esempio di dedizione alla causa del Thrash-Metal.
Non c'è un attimo di respiro e l'esecuzione e la perizia dei Nostri risulta ineccepibile a tal punto che ogni pezzo giustificherebbe l'acquisto dell'album.
Un vero must per tutti i thrashers.