Copertina 10

Info

Past
Anno di uscita:1998
Durata:49 min.
Etichetta:Roadrunner Records

Tracklist

  1. SHOCK
  2. EDGECRUSHER
  3. SMASHER/DEVOURER
  4. SECURITRON (POLICE STATE 2000)
  5. DESCENT
  6. HI-TECH HATE
  7. FREEDOM OR FIRE
  8. OBSOLETE
  9. RESURRECTION
  10. TIMELESSNESS

Line up

  • Burton C. Bell: Vocals
  • Dino Cazares: Guitars
  • Christian Olde Wolbers: Bass
  • Raymond Herrera: Drums

Voto medio utenti

Finito l’esperimento di upgrade con “Remanufacture”, alle macchine non resta che auto-clonarsi in una versione che formalmente è più logica e razionale rispetto a “Demanufacture”, e parlo d’arrangiamenti e produzione, i quali sono ulteriormente affinati, ma che sostanzialmente riprende le mosse di quel disco. Ciò è evidente già dalla micidiale accoppiata iniziale “Shock”/”Edgecrusher”, che ricalcano la devastazione della pluricelebrata e altrettanto micidiale coppia che apre il precedente full-lenght. Il disco è violento, d’elevata qualità, e pur essendo considerato da alcuni come una copia sbiadita di “Demanufacture” devo dire che rimane uno dei miei preferiti.
La macchine hanno stabilizzato il loro dominio, l’uomo è fissamente schiavo della catena di montaggio, terrorizzato da quel "Hi-Tech Hate” che trasuda dalle meccaniche di automi d’acciaio e silicio che ancora una volta ci ricordano che:

“Man Is Obsolete! Erased, Extinct!”


Non c’è mera evoluzione in questo disco, c’è solo consolidamento, stabilizzazione, al massimo è rifinitura, oliatura di meccanismi collaudati. Ma “Resurrection” e “Freedom Or Fire” suonano come un sinistro e profetico messaggio per le macchine da parte dei resti dell’umanità, un urlo di ribellione e di rabbia a pieni polmoni.
Musicalmente il disco è un vero capolavoro, con una serie di pezzi ormai divenuti dei classici. Burton C. Bell offre una prova vocale mostruosa e il comparto ritmico è semplicemente fenomenale.
La produzione è ancora opera di Rhys Fulber, capace di ricreare dei suoni possibilmente ancora più sintetici e digitali.
Timelessness” chiude placidamente un’altra giornata di lavoro nella fabbrica della paura.

Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 feb 2010 alle 23:10

Decisamente il loro disco migliore.

Inserito il 05 ago 2009 alle 09:58

il mio disco preferito della band...rimarrà sempre questo!

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