Copertina 6

Info

Anno di uscita:2003
Durata:40 min.
Etichetta:RisingWorks
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. F.I.Y.A.
  2. CHANGE
  3. INSIDE
  4. LADY VIOLENCE
  5. PETIT PARADISE
  6. BACK TO BE ALIVE
  7. FUCK OFF
  8. DISCODEATH
  9. UNITED STATES OF SATAN
  10. BLACKSIDE
  11. WALKING DOWN
  12. OUT OF CONTROL

Line up

  • Maurice Butler: vocals, guitars
  • Mass Quake: bass
  • Frank Andiver: drums
  • Oleg Smirnoff: synth, keyboards

Voto medio utenti

Altalenante debut album per i nostrani Anger, in uscita per la label lucchese Rising Works Rec. Il platter in questione è un concentrato di musica Heavy ed elettronica, un mix tra gli ultimi Death SS (soprattutto nell'utilizzo della voce), Rob Zombie, Static-X, M. Manson, Nine Inch Nails ed i Ministry (attendo il come back a Febbraio!), che vede l'illustre presenza del grande Oleg Smirnoff alle keyboards (già con Death SS e Eldritch per farvi un paio di nomi). Se da un lato 'Chaos' racchiude tanta energia e pazzia, un suono pieno e roccioso, dall'altro non convince in pieno sul versante songwriting, proponendo alcune songs veramente ottime ad alcune ad un livello sensibilmente inferiore: si va dall'ottima opener 'F.I.Y.A.', ricca di groove e di spinta, alla più metallica e diretta 'Change', fino ad 'Inside', 'Lady Violence', 'Petit Paradise' che risultano essere il poker di songs meno brillanti dell'album: se la prima risulta troppo statica, la seconda presenta un riffing già sentito più volte, mentre la terza e la quarta non convincono in pieno per le linee vocali, forse non troppo incisive e lasciate troppo fini a se stesse…troppo poco ricercate. Il discorso cambia con 'Fuck Off', song irriverente e che, nonostante sia palesemente un tributo ai Ministry, rende l'atmosfera subito dinamica e malsana, con quell'andamento tanto caro ad uno dei masterpiece del genere, ovvero 'Psalm 69' di Jourgensen e soci, arrivando sino alla grandiosa 'Discodeath', ove il ritmo ossessivo ed il mood intrinseco della track la fanno avvicinare ad una vera danza, molto vicina all'Electro Goth. 'United States Of Satan' è fondamentalmente una song di derivazione Wave, mentre 'Blackside' presenta un'ottima strofa sulfurea e maligna, supportata da un notevole arrangiamento globale del pezzo stesso; le ultime due songs però riprendono il discorso già fatto per il poker centrale del platter. Gli Anger hanno grandi idee ma che forse sono da sviluppare in maniera più convincente e più approfondita…potrebbe essere una band dalle enormi potenzialità per anche il difficile mercato americano, ma che presenta comunque ancora qualche angolo da smussare.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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