Altalenante debut album per i nostrani Anger, in uscita per la label lucchese Rising Works Rec. Il platter in questione è un concentrato di musica Heavy ed elettronica, un mix tra gli ultimi Death SS (soprattutto nell'utilizzo della voce), Rob Zombie, Static-X, M. Manson, Nine Inch Nails ed i Ministry (attendo il come back a Febbraio!), che vede l'illustre presenza del grande Oleg Smirnoff alle keyboards (già con Death SS e Eldritch per farvi un paio di nomi). Se da un lato 'Chaos' racchiude tanta energia e pazzia, un suono pieno e roccioso, dall'altro non convince in pieno sul versante songwriting, proponendo alcune songs veramente ottime ad alcune ad un livello sensibilmente inferiore: si va dall'ottima opener 'F.I.Y.A.', ricca di groove e di spinta, alla più metallica e diretta 'Change', fino ad 'Inside', 'Lady Violence', 'Petit Paradise' che risultano essere il poker di songs meno brillanti dell'album: se la prima risulta troppo statica, la seconda presenta un riffing già sentito più volte, mentre la terza e la quarta non convincono in pieno per le linee vocali, forse non troppo incisive e lasciate troppo fini a se stesse…troppo poco ricercate. Il discorso cambia con 'Fuck Off', song irriverente e che, nonostante sia palesemente un tributo ai Ministry, rende l'atmosfera subito dinamica e malsana, con quell'andamento tanto caro ad uno dei masterpiece del genere, ovvero 'Psalm 69' di Jourgensen e soci, arrivando sino alla grandiosa 'Discodeath', ove il ritmo ossessivo ed il mood intrinseco della track la fanno avvicinare ad una vera danza, molto vicina all'Electro Goth. 'United States Of Satan' è fondamentalmente una song di derivazione Wave, mentre 'Blackside' presenta un'ottima strofa sulfurea e maligna, supportata da un notevole arrangiamento globale del pezzo stesso; le ultime due songs però riprendono il discorso già fatto per il poker centrale del platter. Gli Anger hanno grandi idee ma che forse sono da sviluppare in maniera più convincente e più approfondita…potrebbe essere una band dalle enormi potenzialità per anche il difficile mercato americano, ma che presenta comunque ancora qualche angolo da smussare.
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